Inter, estorsioni ai danni dei dirigenti nerazzurri

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Inter, estorsioni ai danni dei dirigenti nerazzurri
Inter, estorsioni ai danni dei dirigenti nerazzurri
Inter, estorsioni ai danni dei dirigenti nerazzurriAFP
Parcheggi, biglietti e altri soprusi, i comportamenti degli ultrà dell'Inter sotto inchiesta

Dopo lo sgombero forzato di una parte della Curva Nord di San Siro in seguito all'omicidio del leader degli ultrà dell'Inter Vittorio Boiocchi, trapelano vari tentativi di estorsione ai danni dei dirigenti nerazzurri.

Secondo varie intercettazioni ottenute dal Corriere della Sera, infatti, ci sarebbero addirittura quattro rappresentanti autorevoli dell'Inter sotto inchiesta per reato di associazione a delinquere.  A svolgere l'indagine in questione il pm Leonardo Lesti, il quale ha richiesto l'archiviazione per i quattro dirigenti coinvolti dal giugno 2021.

Uno degli imputati ha provato a difendersi indicando quali fossero le direttive che venivano dall'altro: "La società ha impostato il proprio rapporto con la tifoseria al rispetto rigoroso delle norme. Io più di dire no a tutti non so che fare..."

Secondo l'indagine gli ultrà intendevano non solo avere il monopolio di alcuni affari intorno allo stadio, come per esempio i parcheggi, bensì puntavano anche a imporsi negli ingressi allo stadio e sulla vendita dei tagliandi a un prezzo nettamente superiore. Ma non solo.

Nel 2020, infatti, l'arrivo di Ashley Young fu una primizia che lo stesso Boiocchi si vantava di avere ricevuto per primo proprio dalla dirigenza, la quale però aveva assicurato di non poter filtrare alcuni tipo di informazione privilegiata.

Secondo il pm Lesti, il fatto che la società nerazzurra non aveva mai permesso cambi di nominativo sui biglietti ha fatto capire che la dirigenza aveva accondisceso al volere degli ultrà a causa di varie minacce d'estorsione piuttosto dirette.

 

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