Capo ultrà ucciso, l'Inter rompe il silenzio: "Condanniamo coercizione in curva"

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Capo ultrà ucciso, l'Inter rompe il silenzio: "Condanniamo coercizione in curva"

Capo ultrà ucciso, l'Inter rompe il silenzio: "Condanniamo coercizione in curva"
Capo ultrà ucciso, l'Inter rompe il silenzio: "Condanniamo coercizione in curva"AFP
Dopo le violenze registrate nella sfida contro la Sampdoria, il club diffonde una nota: "Solidarietà ai tifosi, collaboriamo con le Forze dell'Ordine".

Gli eventi di sabato sera a San Siro saranno destinati a far discutere a lungo. 

Dopo la notizia della morte del capo ultrà Vittorio Boiocchi, assassinato sotto casa in un agguato, il tifo organizzato nerazzurro ha deciso di abbandonare la Curva, in segno di rispetto al tifoso. Un gesto a cui però è seguita la coercizione dei tanti tifosi presenti nel settore, non appartenenti agli ultrà, a lasciare lo stadio. 

Nella giornata di lunedì, l'Inter ha deciso di rompere il silenzio, emanando un comunicato in cui ribadiva la propria solidarietà verso i tifosi coinvolti.

"FC Internazionale Milano condanna con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio di San Siro" spiega l'Inter in una nota dopo quanto avvenuto al Meazza, con i tifosi obbligati dagli ultrà, anche con l'uso della forza, ad andarsene in segno di lutto per l'assassinio.

L'Inter esprime poi "totale solidarietà" ai tifosi e ribadisce la "totale collaborazione" con le forze di polizia. 

Il Club, "che in ogni sede lotta contro ogni tipo di violenza - prosegue la nota - ribadisce i valori essenziali di fratellanza, inclusione e antidiscriminazione ed esprime la sua totale solidarietà nei confronti di quei tifosi che sono stati costretti a rinunciare a ciò che tengono di più: l'amore e la passione per l'Inter". La società, "che ogni anno si adopera per rafforzare il presidio di sicurezza e di sorveglianza all'interno dello stadio" ribadisce inoltre "la sua totale collaborazione con le forze dell'ordine per assicurare la tutela dei diritti dei propri tifosi".

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