Playoff Serie C: Pordenone vicino al fallimento "anche in caso di promozione in B"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Playoff Serie C: Pordenone vicino al fallimento "anche in caso di promozione in B"
Mimmo Di Carlo
Mimmo Di CarloProfimedia
Raffaele Tito, il Procuratore della Repubblica della città capoluogo di provincia friulana, ha confermato che "è stata presentata istanza di fallimento per il Pordenone Calcio"

Sabato prossimo, il Pordenone è attesto a Lecco dalla gara d'andata dei quarti di finale dei playoff promozione. Dopo essere arrivati secondo nel proprio girone di Serie C, i friulani si giocheranno, così, contro i lombardi la possibilità di tornare in B.

Ciononostante, anche nel caso i cui i ragazzi di Mimmo Di Carlo dovessero riuscire a conquistare sul campo il diritto a partecipare alla prossima edizione del campionato cadetto, la loro presenza ai nastri di partenza della prossima Serie B è tutt'altro che scontata.

La doppia sfida contro il Lecco
La doppia sfida contro il LeccoFlashscore

E già, perché come ha confermato, durante un'intervista al Gazzettino, il Procuratore della Repubblica di Pordenone, Raffaele Tito, "è stata presentata istanza di fallimento per il Pordenone Calcio".

Da quanto si apprende "la situazione debitoria è tale che anche con l'ipotesi più positiva, quella della promozione in serie B, le cose non cambierebbero".

I numeri del fallimento

Il bilancio consuntivo del club friulano nel 2022, già approvato, registra, infatti, una perdita di esercizio di 6,75 milioni, cresciuta di 2,93 milioni rispetto al bilancio 2021; il patrimonio netto è passato da 2,4 milioni a un passivo di 1,3 milioni.

Il debito nei confronti del Fisco e degli enti previdenziali è, inoltre, cresciuto fino a raggiungere quota 7,6 milioni, rateizzabili sino al 2027 grazie alla norma Salvacalcio.

I costi di salari e stipendi, invece, sono pari a 8,87 milioni di euro. Sproportzionati se consideriamo che i ricavi della società sono 4,2 milioni di contributi in conto esercizio, 2,45 da diritti televisivi, 2,33 dagli sponsor e 1,92 milioni da proventi per la gestione dei calciatori.

C'è tempo fino al 20 giugno

Una volta presentata l'istanza, arriverà anche l'udienza presso il Tribunale fallimentare. A questo punto, resta da capire se a fallire sarà solo la società o se, invece, il crac coinvolgerà anche il titolo sportivo che potrebbe essere salvato con il placet della Figc che dovrebbe approvare l'ipotetica manovra.

Il problema, come spesso accade in questi casi, è che i tempi sono stretti, strettissimi. Il termine per ottenere la licenza nazionale e iscriversi al prossimo campionato è il 20 giugno. Sì, c'è bisogno di un miracolo (ma non sarebbe di certo il primo.