Van Dijk non ha paura di Messi: "L'Olanda affronta l'Argentina, non un giocatore"

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Van Dijk non ha paura di Messi: "L'Olanda affronta l'Argentina, non un giocatore"
Virgil Van Dijk
Virgil Van DijkProfimedia
Il difensore spiega: "È un match speciale. Massimo rispetto per Leo, ma nessuno vince le partite da solo".

Venerdì sera si terrà la sfida tra Argentina e Olanda, che mette in palio un posto nelle semifinali di Qatar 2022 e fa rivivere le emozioni di quando, nel 2014, l'Albiceleste e gli oranje si affrontarono in semifinale: quella volta a vincere furono Lionel Messi (35) e compagni, ai calci di rigore. Proprio la Pulce è la preoccupazione principale di Van Gaal, che anche in questa edizione dei mondiale è seduto sulla panchina dell'Olanda.

Intervenuto in conferenza stampa, Virgil van Dijk (31) ha spiegato: "L'Argentina è una squadra forte, che ha uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, però noi siamo molto ben preparati per far fronte a tutto questo. Non giocheremo contro Messi, ma contro una squadra". Il difensore ha poi ammesso: "Certo Messi ha fatto la storia perché assieme a Cristiano Ronaldo ha caratterizzato gli ultimi 15 anni del calcio, e per Leo, come per l'altro, avremo sempre il massimo rispetto. Sarà un onore giocare contro Messi. però, lo ripeto, non è Olanda contro Messi, è l'Olanda contro l'Argentina, nessuno può vincere una partita completamente da solo".

Poi il riferimento alla semifinale del 2014, che secondo il giocatore del Liverpool non influenzerà la gara: "Per me i precedenti storici non contano, ma questa è una partita speciale in quanto è il quarto di finale di un Mondiale, e sono orgoglioso di essere arrivato a questo punto e di avere la possibilità di arrivare in semifinale. E quindi di avvicinarci il sogno che sempre abbiamo avuto. Siamo a tre partite da ciò che abbiamo sempre desiderato (la finale ndr)".

In casa Olanda aleggia anche l'incubo rigori, anche se, come ha specificato van Dijk, gli oranje sono pronti a tutto: "Sinceramente spero di no, ma siamo preparati anche su questo. Certo però che un conto è farlo in allenamento quando non c'è nessuno e un altro in uno stadio pieno di gente".