L'Argentina raggiunge la finale dei Mondiali grazie alla vittoria per 3-0 sulla Croazia. Un risultato nettissimo, arrivato soprattutto grazie alla prestazione mostruosa di Lionel Messi (35), autore di un gol (su calcio di rigore) e di un assist. "Sento molte cose, è molto emozionante vedere tutto questo. Vedere tutta la gente, la mia famiglia, durante la Coppa del Mondo, è stato incredibile. Puntiamo all'ultima partita, che è quello che volevamo dall'inizio. Non so se questa sia il mio migliore Mondiale o meno. Eravamo fiduciosi che questo gruppo ce l'avrebbe fatta. Sappiamo cosa siamo e abbiamo chiesto alle persone di credere in noi" ha detto la Pulce al termine della gara.

"Sapevamo di non essere i principali candidati a vincere, ma non volevamo regalare nulla a nessuno. Lo stiamo dimostrando partita per partita. Abbiamo affrontato situazioni difficili, ma anche molto positive. Oggi stiamo vivendo un'esperienza spettacolare. Mi sto divertendo con tutte queste persone e con tutti gli argentini che sono nel nostro Paese. Immagino che debba essere pazzesco" ha concluso l'ex Barcellona.

Alle parole del numero 10 hanno fatto eco quelle di Lionel Scaloni, ct della nazionale, visibilmente emozionato al termine della gara: "Stiamo festeggiando perché è molto emozionante, ma c'è ancora un passo da fare. Cerco di non emozionarmi. Sono nel posto che qualsiasi argentino sogna di avere. Quando si rappresenta il proprio Paese è impossibile non fare quello che fanno questi ragazzi, è emozionante". Poi il ringraziamento al popolo argentino, che è rimasto accanto alla nazionale anche dopo la sconfitta contro l'Arabia Saudita: "Quando abbiamo perso con l'Arabia, la gente era con noi. Abbiamo sentito il sostegno di tutti e questo non ha eguali. Tutti facciamo il tifo per la stessa parte. Tutti vogliamo il bene comune, tutti siamo tifosi dell'Albiceleste".

Infine, la dedica a Leo Messi, il migliore della storia secondo Scaloni: "A volte sembra che lo diciamo perché siamo argentini, ma credo che Messi sia il migliore della storia. Non ho dubbi al riguardo. Riesce a stimolare i compagni di squadra e le persone. È una fortuna e un privilegio che abbia la maglia albiceleste".