Reduce dalla sconfitta interna col Napoli, la Roma ha visitato il campo del Cagliari con l'obiettivo di mantenersi nelle zone alte della classifica. L'incipit della gara, però, è stato degli isolani, che dopo pochi minuti avevano un'occasione buone con Adopo, che però non sfruttava il bel colpo di tacco di Folorunsho. L'ex Verona era tra i più vivaci, inventando anche la verticalizzazione al volo per Borrelli, che dopo essere scappato veniva fermato in modo pulito in scivolata da Ndicka, che evitava una conclusione sotto misura.
Al quarto d'ora Palestra era protagonista di una bella incursione dopo uno scambio ravvicinato, in seguito alla quale il suo sinistro da fuori era però debole per impensierire Svilar. Qualche minuti dopo era sempre l'esterno destra a districarsi in modo concreto per crossare di mancino e ispirare il colpo di testa di Folorunsho, anch'esso però flebile e senza forza. Instancabile, Palestra costruiva da centravanti anche l'opportunità per Sebastiano Esposito, che defilato da destra obbligava Svilar a rispondere con una botta secca.
Dei giallorossi il più pimpante era il solito Matías Soulé, che alla mezz'ora andava via alla sua maniera sulla destra ma non vedeva il suo cross basso raccolto in modo incisivo. La fine del primo tempo vedeva Kone salire in cattedra come in occasione di un recupero in mezzo al campo dal quale nasceva una bella transizione per Pellegrini, il cui tiro però veniva ribattuto.
A inizio ripresa sia Svilar sia Caprile venivano impegnati in due interventi ordinari, prima che un fallo di Celik su Folorunsho portasse all'espulsione diretta per il turco, che aveva negato una chiara occasione da gol. Sulla punizione seguente Esposito stimolava la reazione del portiere giallorosso, che all'ora di gioco respingeva d'istinto una conclusione di Obert, che si era inserito benissimo in area.
Svolta
L'estremo difensore serbo era costretto ad alzare il livello poco dopo sull'ennesima folata di Folorunsho, mentre il tiro di Esposito subito dopo finiva alto. A crescere più di tutti, però, era il solito Palestra, che andava via di fino sulla linea di fondo dalla destra ma poi metteva male in mezzo col mancino. L'ultimo quarto d'ora si gonfiava di nervosismo, con Hermoso che si beccava con Folorunsho dopo una caduta in area di un inarrestabile Palestra.
A risolvere un incontro spinoso era però un subentrato, quel Gianluca Gaetano che all'82esimo raccoglieva un cross di Esposito e, da pochi passi, fulminava Svilar e altri due giocatori che provavano a evitare il suo gol. Esplodeva l'Unipol Domus dopo un vantaggio tutto sommato meritato.
In vantaggio, i sardi tiravano fisiologicamente i remi in barca per amministrare la rendita negli ultimi minuti di gara. Mentre Folorunsho era a terra per crampi, Hermoso provava ad approfittare di una palla messa fuori intenzionalmente da Palestra per fermare il gioco. Il tentativo di contropiede dello spagnolo apriva a un altro accenno di rissa.
Gli ultimi giri di lancette vedevano gli schemi saltare e Ndicka andare a fare il centravanti. Ma la possibile mezza rovesciata di Dybala veniva sventata da un monumentale Idrissi, che generava il contropiede che dava aria ai cagliaritani. E portava alla vittoria isolana dopo 79 giorni, mentre i capitolini incassavano la seconda sconfitta di seguito.

