Juventus, Allegri: "Dobbiamo difendere il secondo posto, il morale è buono"

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Juventus, Allegri: "Dobbiamo difendere il secondo posto, il morale è buono"
Massimiliano Allegri
Massimiliano AllegriAFP
"Gioca Perin. Bremer è a posto, Rabiot come gli altri che han giocato ha fatto differenziato e domani sicuramente sarà a disposizione. Pogba sta crescendo di condizione, Kean sta bene. Sulle cose esterne non possiamo fare niente. In questo momento qui bisogna pensare ad arrivare al 4 giugno nelle migliori condizioni"

Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa Juventus-Cremonese, avvertendo dei rischi: “Non dobbiamo pensare a come arriva la Cremonese, nel giro di ritorno sarebbe salva. È una squadra che subisce poco e che in contropiede è molto pericolosa. Va affrontata con grande rispetto, inutile parlare prima. Giovedì è importante tanto quanto quella di domani”.  Il tecnico passa poi ad analizzare le prestazioni in campionato della squadra: “Stiamo facendo un buon lavoro per far crescere i giocatori. Siamo secondi in classifica e questo a inizio campionato per come sono andate le cose era difficile. A tutte le età bisogna arrivare al campo con la voglia di migliorarsi”.

Per quanto riguarda la formazione, annuncia il turnover in porta: “Gioca Perin. Bremer è a posto, Rabiot come gli altri che han giocato ha fatto differenziato e domani sicuramente sarà a disposizione. Quella di domani è la partita più importante. Pogba sta crescendo, di condizione, ha fatto 25 minuti bene" - continua il tecnico. "Quando le partite diventano vicino all'area, nella metà campo avversaria, diventa straordinario. Ha bisogno di giocare per trovare la condizione, l'importante è che sia a disposizione. Giocando ogni 3 giorni è difficile che riesca a recuperare per l'intera partita. Kean sta molto bene, purtroppo nel momento migliore ha fatto quell'ingenuità a Roma, poi si è infortunato e ha perso un po' di tempo. Lui è una risorsa su cui conto molto".

Sul rientro di Bonucci ma anche un possibile ritiro dopo i tanti infortuni, Allegri non si sbilancia: "La fine della carriera spetta singolarmente a ognuno. Leo è un ragazzo intelligente e sceglierà per il suo futuro, però l'altro giorno ha raggiunto un traguardo storico e in pochi l'hanno fatto. Sono orgoglioso e contento di aver lavorato con lui per tanti anni, anche con battibecchi ma in questi anni è stato un giocatore straordinario. Ha avuto questi acciacchi ma è stato sempre presente, è un giocatore che quando gli viene chiesto di giocare in condizioni in cui non sta bene si è sempre messo a disposizione per la squadra. Per la finale vediamo, hanno dato 15-20 giorni di prognosi quindi siamo al limite. Vediamo".

Infine una battuta sul finale di stagione e sul futuro: "Il morale è buono, dopo il gol col Siviglia è ancora più buono. Ci dà la possibilità di andare laggiù e giocare una finale alla pari. Poi in campionato noi dobbiamo fare il nostro, ora dobbiamo difendere il secondo posto. Sulle cose esterne non possiamo fare niente. In questo momento qui bisogna pensare ad arrivare al 4 giugno nelle migliori condizioni. Poi per le altre decisioni... Sono della società su quello che sarà il futuro, direttore sportivo e giocatori. Son tutte cose che riguardano la società".