Cosa nasconde l'ennesimo show, espulsione compresa, di José Mourinho?

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Cosa nasconde l'ennesimo show, espulsione compresa, di José Mourinho?

José Mourinho
José MourinhoAFP
Il tecnico portoghese della Roma è stato espulso nei minuti finali della gara vinta dalla Roma contro il Monzo grazie a un gol di El Sharaawy in piena zona Cesarini. Niente Inter per lui che lascia la sua squadra di nuovo orfana in vista della sfida di San Siro contro la capolista.

José Mourinho si perderà di nuovo il ritorno a San Siro, dove la sua squadra affronterà nel prossimo fine settimana la "sua" Inter che è anche la capolista deñ torneo di Serie A. L'ultima volta decise di vedere l'incontro sul pullman della Roma, nel bel mezzo del parcheggio del Meazza: "Mi dà fastidio perdermi una partita della mia squadra", ha assicurato il tecnico lusitano alla fine dell'incontro di ieri vinto dalla Roma contro il Monza.

E la squalifica arriverà proprio a causa dell'istrionica espulsione rimediata nei minuti finali della gara contro i brianzoli. Perché non c'è che dire, Mou non ha fatto nulla per evitarla. Anzi. I gesti di sfottò rivolti verso Raffaele Palladino e la sua panchina sono stati così evidenti che, oltre a essere andati in mondovisione, sono stati notati dall'arbitro dell'incontro che non lo ha perdonato.

In sala stampa, però, lo specialone non sembrava affatto pentito di quello che aveva fatto: "Perché mi hanno espulso? Non so forse perché ho zittito e fatto loro segno che piangevano, ma non c'è stata nessuna parola offensiva. Se per Ayroldi tutto questo valeva il rosso va bene".

"L’anno scorso abbiamo fatto un’ottima partita a Monza, ma a fine gara gente brava, ma ancora senza esperienza ha avuto brutte parole nei nostri confronti. Oggi l’unica panchina che ha fatto un grandissimo show contro l’arbitro è stata la loro. Quello che avevo da dirgli gliel'ho detto, più onesto di così".

Il solito Mou e la sua altrettanto solita incontinenza verbale. La "gente brava" a cui faceva riferimento porta il nome e il cognome di Raffaele Palladino, con il quale i rapporti si sono oramai rotti da tempo: "Non mi abbasso al suo livello", aveva fatto sapere Mou alla vigilia dell'incontro.

Acrimonia che risale allo scorso 3 maggio, quando la Roma impegnata nella rincorsa al quarto posto pareggiò, 1-1, in Brianza contro un Monza già matematicamente salvo: "Mai visto una panchina protestare così tanto, sono stati scandalosi".

L'arbitro più scarso

Anche in quel caso, il portoghese ebbe da ridire con il direttore di gara, beccandosi dieci giorni di squalifica: "Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l’arbitro (Chiffi, ndr) non ha avuto grandi influenze sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all’ultimo minuto". 

Il prossimo incontro di campionato della Roma sarà a San Siro
Il prossimo incontro di campionato della Roma sarà a San SiroFlashscore

"Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l’opportunità. Io ho finito di allenare a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso. Penso che la Roma deve crescere a questo livello, non ha la capacità di dire questo arbitro non lo voglio. Confesso che sono sceso in campo con un microfono: mi sono protetto».

 

"Un mio vecchio amico"

Per quanto riguarda il Monza, Palladino ha preferito dribblare la polemica: "Sono d'accordo con Mourinho: non meritavamo la sconfitta. Non voglio fare polemiche su quello che succede in campo e fuori dal campo. Quando si parla di Mourinho si rischia di fare polemica e non voglio, preferisco parlare della partita". Approccio ancor più salomonico per Adriano Galliani che, probabilmente, aveva la testa più alle elezioni che alla partita: "È un mio vecchio amico per cui non voglio rompere l'amicizia".

E dire che alla vigilia, Mou aveva risposto anche al Papu Gomez facendo riferimento alla sua squalifica per doping: "Ho mal di gola, ma non prenderò uno sciroppo". Di certo, da qualche tempo a questa parte, il tecnico di Setubal ha accentuato la propria vis polemica, una caratteristica che lo ha sempre accompagnato.

Dedicato ai Friedkin

Ma perché lo sta facendo? Ai tempi dell'Inter e del famoso gesto delle manette c'era da lottare contro il sistema. A Madrid, invece, il nemico da indebolire a cominciare dalla sala stampa era il Barcellona più forte della storia, quello di Messi e Guardiola: "Qui dentro (in sala stampa, ndr) è il 'puto amo'", aveva assicurato Pep.

La classifica della Roma
La classifica della RomaFlashscore

Questa volta, però, la sensazione (che è molto più di una sensazione) è che il vero bersaglio delle sue sceneggiate non sia un rivale, né il sistema, bensì la sua stessa dirigenza. E, del resto, in più di un'occasione Mou si è lamentato sottolineando che gli piacerebbe non essere l'unico a difendere pubblicamente gli interessi della sua squadra.

Un atteggiamento critico che cresce, partita dopo partita, e che potrebbe essere foriero di brutte notizie per i tifosi della Roma che a fine stagione, o forse anche prima, potrebbero perdere il loro amato condottiero. E, forse, il primo ad aver deciso che questa sarà la sua ultima stagione nella capitale è proprio lo specialone.