Marotta: "Inzaghi è un leader, non sempre vince chi spende di più"

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Champions League, Marotta: "Inzaghi è un leader, non sempre vince chi spende di più"
Champions League, Marotta
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L'esperto direttore sportivo nerazzurro accompagna la settimana di preparazione alla finale di Istanbul, evidenziando il lavoro dell'allenatore e ricordando che "non sempre vince chi spende di più"

Beppe Marotta ha una notevole traiettoria a livello dirigenziale, e con la Juventus ha giocato due finali di Champions League, sebbene entrambe perse. Adesso ha l'opportunità di un riscatto storico con l'Inter, una squadra che, come dice lui: "si presenta per la sesta volta a una finale di Champions League. Si tratta di un appuntamento importante, che ci porta a salire su palcoscenico consono alla storia del club".

Preview della finale di Champions Manchester City-Inter
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Buona parte delle responsabilità dell'exploit dei nerazzurri in Europa è del tecnico, quel Simone Inzaghi che lo stesso Marotta ha voluto esaltare: "Siamo saliti sul gradino più importante del calcio europeo, lo dico con grande orgoglio a nome di tutta la società. Questo merito va ascritto al nostro allenatore, alla nostra squadra, a tutte le componenti societarie che sono riuscite a supportare l'attività della squadra".

Per il dirigente è il tecnico piacentino il traino della squadra: "Il leader dello spogliatoio è l’allenatore. Il senso di appartenenza e motivazionale sono gli elementi fondamentali per una finale. Il grande merito è dell’allenatore che nonostante le critiche e le pressioni che anche io gli ho riservato è riuscito a tirare fuori una stagione straordinaria".

Outsider

Il ruolo della sua Inter come outsider assoluta in finale è stato poi sottolineato da Marotta, che ha dichiarato: "Non sempre vince chi spende di più. Il City è una potenza a livello economico e finanziario, li conosco bene. Noi vogliamo difenderci anche da questo punto di vista e come diceva Pier Capponi ‘Se loro suoneranno le loro trombe, noi suoneremo le nostre campane’. 

Glissando sulla questione relativa al rinnovo di contratto, del quale intende parlare dopo la partita di sabato, il DS nerazzurro si è detto disponibile di fare non uno bensì due fioretti per aiutare la sua squadra a vincere contro il solidissimo Manchester City: "Posso farne anche due e non uno solo nel momento in cui quello che è un sogno diventasse realtà”.