Il gigante francese Victor Wembanyama, con i suoi 2,24 , ha brillato trascinando i San Antonio Spurs alla vittoria contro i Brooklyn Nets per 122-115 dopo i tempi supplementari.
Wembanyama ha realizzato 33 punti, il suo massimo da quasi due mesi, 15 rimbalzi, 7 assist e 7 blocchi, deliziando il pubblico con diverse schiacciate, tra cui una spettacolare da dietro.
"Se guardo indietro a questa stagione, posso vedere la nostra e la mia progressione. Anche se è un po' alla volta in ogni partita, nell'arco di un'intera stagione diventa importante. E non credo che smetterò di progredire presto", ha aggiunto. Gli Spurs, ancora ultimi a Ovest, hanno così strappato la loro 15esima vittoria stagionale (contro 53 sconfitte).
Privi di Giannis Antetokounmpo infortunato al bicipite femorale, invece, i Milwaukee Bucks hanno comunque steso i Phoenix Suns, grazie soprattutto ai 31 punti e 16 assist del playmaker Damian Lillard, autore di un grande tiro alla sirena del terzi quarto. I Bucks sono partiti forte, conducendo 82-60 all'intervallo, e hanno potuto contare anche sui 31 punti di Bobby Portis, imponendosi poi per 140-129.
"Uno dei nostri grandi punti di forza è la profondità del nostro roster. Senza Giannis, tutti sanno che dobbiamo alzare il nostro livello individuale", ha detto Lillard, componente chiave della squadra seconda a Est con 44 vittorie e 24 sconfitte).
I Boston Celtics restano in testa (53-14) grazie alla vittoria su Washington (130-104) con 30 punti di Sam Hauser e Jayson Tatum.
Colpi di scena per Irving e Adebayo
Kyrie Irving (24 punti) ha regalato la vittoria ai Dallas Mavericks con un superbo floater mancino alla sirena contro i campioni di Denver (107-105), che avevano vinto cinque partite di fila. Irving, subito sepolto sotto i compagni di squadra venuti a congratularsi con lui, ha fatto ruggire l'arena e ha permesso ai Mavs di superare Phoenix al settimo posto a Ovest, con lo stesso record (39-29), molto vicino al sesto posto dei Sacramento Kings (38-28).
Anche il pivot di Miami Bam Adebayo ha realizzato un buzzer-beater da tre punti nella vittoria degli Heat sui Detroit Pistons per 104-101, grazie soprattutto ai 30 punti di Duncan Robinson.