Per continuare a rendere la vita impossibile all'Arsenal in campionato e provare finalmente a realizzare il proprio sogno europeo, il Manchester City ha bisogno dei gol di Erling Halaand. Su questo non ci sono dubbi e la gara di sabato scorso contro il Crystal Palace, decisa proprio da un calcio di rigore realizzato dal campione scandinavo, lo dimostra.
Ciononostante, le reti dell'attaccante norvegese, sono necessarie ma non sufficienti. E, questo, un allenatore che ha più volte ammesso che se potesse giocherebbe "con un portiere e dieci centrocampisti" lo sa bene. Ed è per questa ragione che alla conclusione della gara contro il Palace, Guardiola ci ha tenuto a elogiare il lavoro invisibile di Rodri: "Che grande partita ha fatto! Che centrocampista di contenzione! Non ci sono davvero parole per descriverlo".
Quello del mediano spagnolo è stato uno degli ingaggi più importanti e riusciti di Pep da quando è arrivato sulla panchina del City e non si può certo dire che, sotto questo aspetto, il club inglese sia stato parco di soddisfazioni per i propri tifosi. E, del resto, Guardiola non si fece problemi a promuovere lo sconosciuto Sergio Busquets in prima squadra, affidandogli una maglia da titolare del suo Barcellona, quando capì che era proprio il giocatore che stava cercando. In questo senso, anche Vicente Del Bosque assicurò che "se fossi ancora calciatore vorrei essere Busi".
L'uomo giusto al posto giusto, proprio quello in cui si è trasformato Rodri per un Manchester City che, domani sera, proverà a rimediare al mezzo passo falso di Lipsia (1-1), conquistando così il pass ai quarti di finale di Champions. Detto questo, Guardiola ci ha tenuto a mettere in guardia, oltre che i suoi ragazzi, anche l'opinione pubblica inglese, rea, a suo modo di vedere, di sottovalutare il potenziale del club tedesco: "Perché nessuno pensa che il Lipsia sia una buona squadra? Eppure non hanno perso molte partite quest'anno...".