Carlos Alcaraz: "Ho 20 anni, il mio corpo non è ancora pronto a gestire questi ritmi"

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Carlos Alcaraz: "Ho 20 anni, il mio corpo non è ancora pronto a gestire questi ritmi"
Carlos Alcaraz
Carlos AlcarazAFP
In una intervista rilasciata a marca, lo spagnolo ha parlato del suo 2024 fatto di tanti successi ma anche qualche ritiro e forfait di troppo.

Niente Monte Carlo nel 2024 di Carlos Alcaraz, che pur avendo dato, finora, risposte migliori rispetto a un 2023 costellato di infortuni, non vede ancora lo spagnolo al 100% della sua condizione. 

Alcaraz tornerà in campo in casa, a Madrid, dove venerdì affronterà Alexander Shevchenko, dopo aver lasciato in dubbio a lungo la sua partecipazione. 

In un'intervista a Marca, il tennista ha parlato delle ultime difficili settimane, in particolare della scelta di dare forfait per il Masters della Costa Azzurra. "Ho provato frustrazione, perché era un torneo a cui avevamo deciso di andare a giocare, un torneo molto bello a cui avevo giocato solo una volta ed ero entusiasta di gareggiare. Quando ti infortuni, i pensieri positivi non arrivano mai. È stato un momento frustrante perché è arrivato all’improvviso", ha spiegato.

Poi ha aggiunto: "Tante volte non capisco le situazioni, non capisco i momenti e mi chiedo il perché, e se sto facendo bene le cose: sto dormendo bene, sto mangiando bene, mi sto allenando bene e arrivano gli infortuni. Alla fine dobbiamo fare i conti con gli infortuni. Anche se fisicamente mi sento bene, mi sono allenato bene, ho 20 anni e il mio corpo non è ancora pronto. Ho bisogno di un paio d’anni affinché il mio corpo si adatti un po’ a questi ritmi. Credo che prendendoci cura di noi stessi in questi anni miglioreremo". 

Alcaraz ha anche dovuto rinunciare al secondo posto in classifica, strappatogli da Jannik Sinner che, invece, in questo momento, sta affrontando un 2024 pressoché perfetto: "Per molte questioni essere numero 2 è molto meglio del 3. Ad esempio a livello di brand e di immagine. Ma a livello tennistico e sportivo non cambia: in semifinale affronterai i migliori indipendentemente dalla classifica". 

Nella testa dello spagnolo, però, ci sono anche le Olimpiadi di Parigi e l'ambizione di giocare in doppio con Rafa Nadal: "Non ne abbiamo parlato. L’ho incontrato in questi giorni, negli ultimi tornei, e la verità è che non ho osato dirglielo. È una cosa che mi entusiasmerebbe moltissimo, sarebbe un sogno; so che anche lui sarebbe entusiasta di giocare con me. Ho già detto mille volte che sarebbe una cosa bellissima giocare il doppio con lui alla mia prima Olimpiade".