L'Italia di Julio Velasco ha vinto la Nations League di pallavolo femminile battendo in finale a Lodz il Brasile per 3-1 (25-22, 18-25, 25-22, 25-22).
Non ci sono più parole per le azzurre, un'invincibile armata che arriva a 29 successi consecutivi e conquista un altro titolo. La pallavolo femminile è sempre più azzurra, l'Italdonne di Velasco è già nella galleria delle migliori squadre di sempre di questo sport e ora cercherà di confermarsi anche ai prossimi Mondiali in Thailandia dove arriverà con il ruolo di principale favorita.
Dopo aver superato 3-0 sia gli Stati Uniti ai quarti che la Polonia in semifinale, l'Italia ha avuto la meglio sulla Seleçao grazie ai 17 punti di una straordinaria Ekaterina Antropova, entrata nel corso del match per Paola Egonu (12) e ai 16 di Myriam Sylla.
Una nota negativa
Decisivi anche l'apporto entrando dalla panchina della baby Nervini e i 14 muri di squadra (4 dalla stessa Antropova e altrettanti da Danesi). In una serata storica, l'unica nota negativa è l'infortunio di Alice Degradi, con la speranza che gli esami strumentali scongiurino brutte notizie.
L'azzurra è ricaduta male dopo aver respinto una palla in campo avverso, ed è stata portata via a braccia fuori dal campo, proprio lei che per problemi fisici l'anno scorso aveva dovuto saltare l'Olimpiade.
Velasco guarda avanti
"Oggi era la finale contro il Brasile che è un avversario difficilissimo - le parole di Velasco a fine partita -. Abbiamo vinto perché fino alla fine abbiamo combattuto, e vorrei sottolineare il contributo dato dalle giocatrici entrate dalla panchina, che è stato molto utile".
L'unica nota negativa - ha continuato Velasco - è stato l'infortunio a Elisa Degradi, spero non sia così importante. Cosa serve per creare una squadra come la nostra? ci vogliono giocatrici forti non solo tecnicamente ma anche come mentalità, che abbiano voglia di lavorare al massimo tutti i giorni: per questo il mio gruppo è così speciale".
"Ora abbiamo una settimana per riposare - sottolinea il ct -, poi cominceremo a lavorare per i Mondiali: sarà dura, perché tutti ci vogliono battere ma ci prepareremo perché vogliamo ripetere ai Mondiali ciò che abbiamo fatto alle Olimpiadi".