Il mondo del calcio piange Beckenbauer: "Un signore dentro e fuori dal campo"

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Il mondo del calcio piange Beckenbauer: "Un signore dentro e fuori dal campo"

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Beckenbauer nel 2019
Beckenbauer nel 2019AFP
Matthäus, il capitano della Germania campione nel '90, ha spiegato: "Generoso fuori dal campo". A porgergli tributo anche Adriano Galliani: "Persona elegante in campo e fuori".

"Per tutti era un grande, ma io ho perso un caro amico". È questo il commento ai media tedeschi di Lothar Matthäus, capitano della Germania allenata da Franz Beckenbauer ai Mondiali '90, dopo la morte del Kaiser Franz. 

"Lo shock è profondo, anche se sapevo che Franz non si sentiva bene", le prime parole dell'ex Inter.

"La sua morte è una perdita per il calcio e per la Germania tutta. È stato uno dei più grandi da giocatore e da allenatore, ma anche fuori dal campo. Franz era una personalità eccezionale non solo nel calcio e godeva di riconoscimenti in tutto il mondo".

"Tutti quelli che lo hanno conosciuto sanno che Franz era una persona grande e generosa. Un caro amico ci ha lasciato. Mi mancherà, mancherà a tutti noi!", ha concluso Matthäus.

Bayern: "Il nostro mondo non sarà più lo stesso"

"Il mondo dell'FC Bayern non è più quello di una volta: improvvisamente più oscuro, più silenzioso, più povero. I campioni tedeschi del record piangono Franz Beckenbauer, l'unico 'Kaiser', senza il quale l'FC Bayern non sarebbe mai diventato il club che è oggi". È stato questo, diffuso via social, il ricordo del Bayern Monaco dopo la scomparsa di Franz Beckenbauer, leggenda e simbolo eterno della società e del calcio tedesco. 

Herbert Hainer, presidente del Bayern, da parte sua ha detto che "non ci sono parole per esprimere quanto sia grande la nostra tristezza e quale vuoto lascia Franz Beckenbauer. Da giocatore ha portato in campo leggerezza, eleganza e magia: Franz Beckenbauer ha portato splendore. Anche dopo la sua carriera da giocatore, ha lasciato un segno immenso nel Bayern e nel calcio, e la sua eredità non può essere misurata in titoli. La famiglia del Bayern gli sarà eternamente grata, e personalmente piango la perdita di un amico".

Rummenigge: "Ha riscritto la storia del calcio"

"Sono profondamente scioccato. Franz ha riscritto la storia del calcio tedesco e ha lasciato un segno indelebile". È stato il ricordo accorato di Karl-Heinz Rummenigge, storico presidente del Bayern ed ex compagno di squadra di Beckenbauer.

"È stato il mio capitano al Bayern, il mio allenatore in nazionale, il nostro presidente al Bayern e in tutti questi ruoli non solo ha avuto successo, ma è stato unico. Come personalità, ha impressionato per il suo grande rispetto per tutte le persone, di fronte a Franz erano tutti uguali. Il calcio tedesco ha perso la più grande personalità della sua storia. Ci mancherà moltissimo. Grazie di tutto, Franz!", ha aggiunto. 

Infantino: "Una leggenda umile"

"Franz Beckenbauer era una leggenda del calcio tedesco e mondiale. I suoi successi rimarranno indimenticabili e nonostante tutta la sua popolarità, il Kaiser è rimasto umile e con i piedi per terra": con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, è arrivato anche l'addio del presidente della Fifa, Gianni Infantino.

"La sua morte è una perdita dolorosa non solo per la Germania, ma anche per il calcio mondiale. I tifosi di calcio di tutto il mondo lo ricorderanno sempre, specialmente i tifosi della nazionale tedesca e del Bayern Monaco, con cui ha potuto festeggiare tanti successi", ha aggiunto.

"Durante molte riunioni del Comitato Esecutivo UEFA, ha condiviso le sue conoscenze calcistiche con me che ero vicino di posto. Un grande uomo, un amico del calcio, un campione e una vera leggenda. Franz non sarà mai dimenticato - ha concluso Infantino - Il mio pensiero va alla sua famiglia, agli amici e alla Federazione calcistica tedesca. Le mie più sentite condoglianze a tutti loro".

Galliani: "Era un signore"

"La morte di Franz Beckenbauer mi ha colpito molto, perché l'ho conosciuto bene, era un signore. Ho avuto occasione di incontrarlo tante volte, lui come persona era come giocava a calcio, elegante. Il giocatore era elegante e la persona era elegante, una persona super. Come era in campo era anche fuori dal campo", ha detto, invece, l'ad del Monza Adriano Galliani, all'uscita della Lega Serie A ricordando Beckenbauer.

Rivera: "In campo metteva tante idee"

"È stato il piu' grande calciatore tedesco di tutti i tempi: ma attenti, non era un libero. Era un giocatore che occupava tanto spazio di campo, da davanti alla difesa a dietro l'attaccante. E in tutto quel campo metteva le sue tante idee". Gianni Rivera ha incrociato Beckenbauer nella partita del secolo, Italia-Germania 4-3 all'Atzeca, e al telefono con l'ANSA gli ha reso omaggio nel giorno della sua morte.

"C'era anche lui, lì davanti alla porta, quando segnai il 4-3. Ricordo la sua faccia, più inc... di lui era solo il portiere, Maier. Poi però a fine partita ci salutò. Era un gran signore, anche fuori dal campo", ha aggiunto.

Boninsegna: "Di una eleganza straordinaria"

"L'ho conosciuto in Messico, nella partita del secolo, quando abbiamo eliminato la Germania, poi non l'ho mai più incontrato se non in qualche manifestazione amichevole. Ma lui era il regista e il leader di quella grande squadra, non giocava libero come si diceva, era quello che comandava i tempi. Un vero uomo squadra, di una eleganza straordinaria che giocò con questo braccio infortunato ma riuscì comunque a dare il meglio" è, invece, il ricordo di Roberto Boninsegna.

Anche loro si affrontarono nella semifinale dei Mondiali del 1970: "In quella sfida mi marcava Schulz - ha continuato Boninsegna -. Noi ci siamo sfiorati in campo tante volte in quella partita, ma i miei colleghi si scambiavano la sua marcatura. Lo trovavi ovunque, e soprattutto sempre davanti ai difensori. Era un vero leader ed è nell'olimpo dei più grandi di tutti i tempi".