Il coraggioso coming out di Jankto, il centrocampista ceco che può rivoluzionare il calcio

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Il coraggioso coming out di Jankto, il centrocampista ceco che può rivoluzionare il calcio

Jakub Jankto
Jakub JanktoProfimedia
L'ex centrocampista di Sampdoria, Ascoli e Udinese ha annunciato oggi pubblicamente di essere gay. Un atto inedito da parte di un calciatore conosciuto a livello internazionale, che potrebbe essere più rivoluzionario di quanto si possa pensare.

Con un video semplice e diretto, Jakub Jankto ha annunciato candidamente: "Sì, sono gay e non voglio più nascondermi". Un messaggio conciso ma fortissimo, che proclamato da un 27enne nel pieno della carriera può davvero smuovere i pregiudizi. 

Il suo coming out non è il primo in assoluto, visto che si sono registrati in precedenza quelli degli australiani Andy Brennan e Joshua Cavallo e dello statunitense Collin Martin. La sua confessione, però, è la prima di un calciatore europeo che disputa un campionato di alto livello. Attualmente allo Sparta Praga, l'ex giocatore di Ascoli, Sampdoria e Udinese 

Attraverso un breve video postato sul profilo Twitter della squadra ceca, il centrocampista ha detto:  “Ciao, sono Jakub Jankto. Come tutti gli altri, ho i miei punti di forza, i miei punti deboli, una famiglia, i miei amici, un lavoro che svolgo al meglio da anni, con serietà, professionalità e passione. Come tutti gli altri, voglio anche vivere la mia vita in libertà. Senza paure. Senza pregiudizio. Senza violenza. Ma con amore. Sono gay e non voglio più nascondermi”.

Oltre che a essere un annuncio, dunque, quello di Jankto è un esempio, proprio perché viene da parte di un calciatore europeo che ha girato il continente e rappresenta un modello di gioco e di vita per gli adolescenti che giocano a calcio. Il ceco potrebbe essere il fulgido esempio di una persona che non si vergogna ad ammettere chi è.

Un atto di coraggio che potrebbe diventare rivoluzionario, specialmente in un ambito come quello calcistico nel quale i pregiudizi rispecchiano una cultura retrograda e chiusa, come confermato da alcune dichiarazioni di Sepp Blatter, che tempo fa tacciò l'omosessualità come un "problema etico e morale".

Ad aprire a una situazione del genere fu Patrice Evra, che nel suo libro uscito un anno fa denunciò il problema relativo al coraggio dei calciatori: "Ci sono almeno due o tre giocatori gay in ogni club. Ma quando dici che nel mondo del calcio hai chiuso". La decisione di Jankto, dunque, è senza dubbio senza precedenti, soprattutto per lo status che gli conferiscono le 45 presenze con la nazionale ceca.

Incurante delle reazioni che potrebbero nascere nell'ambiente ceco, il centrocampista dello Sparta ha deciso di fare un passo gigante in avanti per sé stesso e per la società. Va riconosciuto anche il coraggio del club, che sostiene e si prepara a sostenere il giocatore in futuro. Un futuro che il messaggio di Jantko potrebbe davvero modificare in positivo, aprendo a scenari finora mai ponderati e migliorando significativamente la vita di molti ragazzi in tutto il mondo.