Atalanta-Torino 3-0 

Affamata come se non avesse vinto in settimana la sua prima e storica Europa League, l'Atalanta è scesa in campo davanti al proprio pubblico per vincere. Anzi, per stravincere, come ha fatto su un Torino stanato per 3-0. 

A sbloccare il risultato è stato al 26esimo l'ormai consueto Scamacca, abilissimo a girarsi spalle alla porta per trovare l'angolo con un bel tiro. Rabbiosa e concreta, la Dea ha poi mostrato nuovamente gli artigli, arrivando al raddoppio al 43esimo con Lookman, eroe di Dublino. Nella ripresa, nonostante qualche tentativo del Torino, i nerazzurri non hanno smesso di attaccare e al 71esimo hanno trovato il terzo gol con un rigore perfettamente eseguito da Pasalic. 

Il trionfo della Dea significa una sola cosa: quarto posto aritmetico - e il terzo nel mirino - e dunque nessun regalo per la sesta in classifica. A piangere è la Roma, che dovrà accontentarsi dell'Europa League.

Napoli-Lecce 0-0

I decibel al Diego Armando Maradona sono saliti soprattutto quando nella ripresa è entrato in campo Victor Osimhen, bomber dello Scudetto partito dalla panchina e inserito da Calzona solo dopo un'ora di gioco. Per il resto, il popolo azzurro ha sostenuto una squadra che ci ha provato in continuazione, ma senza mai trovare il graffio vincente. 

A mettere un po' di benzina, nella ripresa, l'appena entrato Ngonge, uno dei pochi a mostrare un po' di voglia tra gli azzurri in questo fine di stagione. I legni colpiti prima da Cajuste e poi dallo stesso belga sono la culminazione di una stagione orribile per gli azzurri, che finiscono decimi in campionato e vedono capitan Di Lorenzo fischiato dal pubblico di casa. Uno scenario tristissimo rispetto al trionfo di un anno fa. Per il Napoli, dunque, niente Europa l'anno che viene.