Capolista e convinta dei propri mezzi, l'Inter non ha aspettato neanche un minuto per attaccare l'Udinese, come dimostrato dalla fucilata di Calhanoglu che fischiava fuori al palo dopo soli 45 secondi. Un timido boato era infatti arrivato anche da quella Curva Nord che aveva annunciato 20 minuti di sciopero del tifo per il caro biglietti. Sette minuti dopo, uno slalom di Mkhitaryan sbocciava in un ottimo scarico per Frattesi, il cui inserimento senza palla veniva sporcato da Okoye e terminava sul palo.
Era chiaro che i nerazzurri volevano andare avanti quanto prima, e il colpo letale di Arnautovic giungeva in modo naturale al 12esimo dopo una bella azione culminata da una discesa e un assist rasoterra all'indietro di Dimarco, al suo quinto in stagione. Una volta divelto lo stallo, i padroni di casa impostavano il pilota automatico, piazzandosi bene col blocco basso per poi ripartire. E alla mezz'ora il contropiede era di nuovo di quelli micidiali. A servire era sempre Dimarco e stavolta in piena area irrompeva Frattesi che impattava a piacere per il 2-0.

L'impotenza friulana era tutta in un colpo di testa di Lucca, lasciato solo a otto metri dal centro della porta, che finiva dolcemente tra le mani di Sommer. Il resto del primo tempo scorreva via scialbo, con un ritmo basso che stava benissimo ai nerazzurri. Nella ripresa non cambiava praticamente nulla, nonostante l'ingresso di Iker Bravo avesse portato più verve ai friulani. La migliore occasione era per Dimarco, che al 62esimo cercava il gran gol dopo due assist ma il suo tiro da 18 metri finiva alto di pochissimo.
Chi non si arrendeva, però, era Solet. Al 71esimo il difensore francese realizzava un break difensivo, penetrava in mezzo al campo e calciava da fuori sorprendendo Sommer. Era un gol inaspettato da ambo le parti che dava un po' di brio agli ultimi 20 minuti. Anzi, la accendeva non poco perché poco dopo Lucca di testa stimolava Sommer, il cui intervento a una mano sventava il pari.

L'arrembaggio finale bianconero era di quelli intensi, e al 92esimo si concretizzava in una conclusione di destro sotto misura di uno scatenato Solet, sul quale però Sommer rispondeva di nuovo presente. Gli animi si scaldavano e Simone Inzaghi veniva buttato fuori dall'arbitro Chiffi per proteste. Anche Barella, che prendeva un giallo, mostrava segni di cedimento nervoso, beccandosi una squalifica per la prossima partita. Ma, nonostante tutto, i nerazzurri portavano a casa i tre punti, e adesso sono a +6 dal Napoli.