Si era capito che sarebbe stato un derby intenso e frenetico. Inter e Milan raramente erano state così in alto insieme negli ultimi anni, e la sfida si preannunciava come una delle più equilibrate in assoluto. A partire più forte erano i nerazzurri, che dopo quattro minuti provavano a portarsi avanti con un colpo di testa di Thuram, che dopo aver vinto il duello con Gabbia vedeva il suo connazionale Maignan volare per annullare il suo guizzo.
Un minuto dopo uno scontro duro tra lo stesso Gabbia e Lautaro Martinez metteva a terra il difensore rossonero per un paio di giri di lancette, aumentando il voltaggio della tensione in campo. Con il passare del tempo i rossoneri guadagnavano metri, anche se era un volenteroso Sucic a farsi vedere provandoci con un bel sinistro da fuori ma senza fortuna.
Due legni
L'incontro andava avanti fondamentalmente con molte folate da un lato e dall'altro, con i nerazzurri più propositivi. E dopo la traversa presa da Acerbi al 27esimo, dieci minuti più tardi una sponda di Thuram permetteva a Lautaro di calciare al volo di destro. Ma Maignan era ispiratissimo e scendeva giù veloce per deviare con la mano sinistra il pallone sul palo.
La temperatura aumentava anche nel finale di primo tempo con Acerbi e Leao che avevano qualcosa da dirsi dopo che il difensore nerazzurro aveva preso il portoghese per i capelli. L'arbitro Sozza decideva infatti di intervenire per mettere un po' di calma tra loro. Al 44esimo arrivava la prima vera fiammata rossonera con Pulisic, che da oltre venti metri faceva partire una traiettoria a giro che usciva di poco fuori.

Colpo improvviso
L'intervallo restituiva in campo un'Inter intraprendente, soprattutto grazie a un Dimarco molto attivo a sinistra nelle discese e pericoloso da un corner diretto da destra. Per primo ci aveva però provato nuovamente Thuram, il cui destro però non girava né impensieriva Maignan.
L'inerzia positiva per i nerazzurri veniva meno al 54esimo, quando un pallone perso da un Calhanoglu fino a quel momento perfetto innescava un contropiede che vedeva Saelemaekers calciare in diagonale. La respinta di Sommer era arrabattata e corta, e sulla ribattuta arrivata Pulisic che facilmente colpiva per la rete del vantaggio.
Piovra Maignan
Beffata, l'Inter si rialzava subito portandosi in avanti con foga. Forse troppa quella di Bastoni che entrando bene in area a rimorchio sulla sponda di Thuram calciava alto sprecando da ottima posizione. Da quel momento in poi il Milan cercava di tenere botta anche grazie al regale posizionamento di Modric, sempre pronto a sporcare palloni avversari, per poi ripartire in contrattacco con Leao, che al 67esimo veniva anche pescato bene da Saelemaekers con un cross sul quale però Akanji interveniva in anticipo per evitare il suo intervento.
Al 70esimo, l'ennesimo affondo di Thuram veniva sporcato da Pavlovic, che in ritardo toccava il piede del francese dopo che questi aveva crossato. La revisione di Sozza al Var portava al rigore per i nerazzurri, ma Maignan continuava la sua serata di grazia e disinnescava la bomba di Calhanoglu. Il francese si mostrava sicuro anche dopo su una botta da fuori di un arrembante Dimarco.
La reazione interista era affidata a un Sucic che si esibiva in un paio di estrose serpentine sul fronte sinistro della trequarti, ma senza sbocchi significativi. Il neo entrato Diouf tentava la fortuna da lontano ma il portiere rossonero era troppo infiammato per lasciarsi penetrare da brividi e abbrancava con fiducia.
L'occasione più grande era però sul destro di Bonny, che falliva un rigore in movimento ciabattando in modo goffissimo la conclusione. I nerazzurri continuavano a spingere cercando varchi sulla sinistra sempre con Diouf, ma ogni tentativo era sterile. Il Milan reggeva e otteneva una vittoria importantissima in un derby, ottenendo tre punti che permettono ai rossoneri l'aggancio al Napoli al secondo posto.

