Parisi si presenta ai tifosi viola: "Sono innamorato di Firenze, suderò la maglia"

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Parisi si presenta ai tifosi viola: "Sono innamorato di Firenze, suderò la maglia"

Fabiano Parisi in azzurro
Fabiano Parisi in azzurroProfimedia
Il nuovo difensore della Fiorentina ha parlato ai canali ufficiali del club viola: "Sono uno che dà tutto e questo sicuramente mi aiuterà nell'approccio coi tifosi. La piazza è importante, bisogna dare il massimo e lo farò".

"Sono molto contento di essere qui. Mi sono innamorato del Viola Park, per un giocatore c'è tutto. Non vedo l'ora di iniziare". Si è presentato così, Fabiano Parisi, nuovo difensore della Fiorentina, in dichiarazioni raccolte dai canali ufficiali del club viola.

Ci racconta il Parisi bambino?

"Vengo da una scuola calcio irpina, a 16 anni poi sono andato a Roma a giocare a livelli élite e l'anno successivo mi ha comprato il Benevento, con cui ho fatto la Primavera. Ci sono stati momenti difficili, ma mi ha preso in D l'Avellino e con loro abbiamo vinto il campionato. Sono cresciuto tantissimo, certe categorie aiutano a formare e capire il vero valore del calcio. Quindi la C e poi mi ha comprato l'Empoli, ho cominciato dalla Serie B con cui ho avuto difficoltà nell'approccio. Il passo con la C era ampio e ho dovuto migliorare. Ora sono molto contento di far parte della famiglia".

Come si è approcciato a questo mondo?

"Mio padre mi ha trasmesso la passione, anche lui ha giocato in Serie D. Mi ha aiutato tantissimo, è mancato poco fa e ogni tanto ripenso alle sue parole, a quello che mi ha dato. Io sono contento del mio percorso".

Cosa la lega alla Nazionale?

"Il ricordo più bello è stato il gol con l'U21 all'Europeo, il primo. Un'emozione incredibile, sono partito dal basso e arrivare a certi livelli è stato molto difficile".

Sapeva dell'interesse della Fiorentina?

"Sì, avevamo parlato col direttore...".

Un messaggio ai tifosi?

"Assicuro che quando andrò in campo suderò la maglia, sono uno che dà tutto e questo sicuramente mi aiuterà nell'approccio coi tifosi. La piazza è importante, bisogna dare il massimo e lo farò. E poi sono innamorato di Firenze...".

Ha parlato con Commisso?

"Il giorno della firma mi ha telefonato, facendomi varie domande su come avessi visto il Viola Park e altro".