Milan, il sindaco di San Donato: "Il club vorrebbe inaugurare lo stadio a ottobre 2027"

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Milan, il sindaco di San Donato: "Il club vorrebbe inaugurare lo stadio a ottobre 2027"

Il progetto
Il progettoProfimedia
Il primo cittadino ha assicurato che "verrà promosso infatti un percorso di coinvolgimento, di informazione e partecipazione per raccogliere contributi migliorativi rispetto al progetto che, nella visione dell'Amministrazione, può rappresentare una grande occasione di attrattività e crescita non solo per San Donato ma per l'intero Sud Milano"

L'obiettivo è quello di creare un po d'attrazione che possa vivere tutti i giorni, a prescindere dal calendario calcistico. Ed è per questa ragione che, nei piani del Milan, oltre al nuovo stadio, che avrà due anelli e 72 mila posti, ci saranno anche bar, ristoranti, negozi, un residence, un parco tematico per le famiglie, un auditorium da tremila posti e il Museo del club rossonero.

Un progetto da un miliardo di euro che stando a quato assicurato il sindaco di San Donato, Francesco Squeri dovrebbe essere realizzato in un anno e mezzo: "Quello che sento dal Milan lo so dai miei rapporti con SportLifeCity. Il Milan vorrebbe inaugurare lo stadio ad ottobre della stagione 2027/2028. Nell’accordo di programma si parla di 18 mesi, ma ci sono tanti enti e non si sa mai come va a finire”.

La delibera

Stamattina, il comune dell'hinterland milanese ha approvato una deliberta relativa alla proposta di variante urbanistica per l'area San Francesco, dove dovrebbe sorgere il complesso.

 "La Giunta Comunale delibera di valutare positivamente la percorribilità della Proposta Iniziale, cosi come determinata nel Documento Tecnico, dando atto che la successiva fase operativa deve essere condotta attraverso specifico Accordo di programma previa richiesta di promozione dello stesso da parte del Sindaco".

Il prossimo incontro del club rossonero
Il prossimo incontro del club rossoneroFlashscore

Le parole del sindaco

Primo cittadino che, dalla sua, ha dichiarato che "per la nostra città si apre un percorso lungo e complesso che coinvolgerà molteplici soggetti istituzionali. A essere coinvolti in questo percorso saranno anche i cittadini e le diverse componenti sociali della città e del territorio circostante. Verrà promosso infatti un percorso di coinvolgimento, di informazione e partecipazione per raccogliere contributi migliorativi rispetto al progetto che, nella visione dell'amministrazione, può rappresentare una grande occasione di attrattività e crescita non solo per San Donato ma per l'intero Sud Milano".

"Siamo consapevoli, tuttavia, che affinché ciò accada dovranno essere approfonditi diversi aspetti per individuare soluzioni in termini di servizi, di infrastrutture e di nuove opportunità tali da rendere il nuovo insediamento motivo di valorizzazione del nostro territorio. Compito di noi amministratori sarà guidare questo percorso, ben consapevoli di essere garanti degli interessi di tutta la comunità che sarà coinvolta".

"Diminuire il trasporto su gomma"

"I punti all’ordine del giorno sono potenzialmente quelli di un sistema di trasporto attraverso lo sviluppo di una nuova stazione ferroviaria, la riduzione dell’utilizzo delle automobili e il recupero di aree destinate al parcheggio. Si stima circa un'ora per defluire il tutto. La stazione di San Donato dovrà diventare una vera e propria stazione. Tutto questo per diminuire l’afflusso del trasporto su gomma. La metropolitana di San Donato dista dall’area circa 1,2km, ma c’è la possibilità di creare navette, ma è presto per parlarne".

"L’impegno è sicuramente quello di diminuire il trasporto su gomma. È questa la sfida di progetto perché è impensabile far muovere 70 mila persona su gomma. Anche i parcheggi non potrebbero sostenere questo tipo di trasporto. È previsto il recupero delle strutture sportive comunali chiuse, l’obiettivo è trasferire i vantaggi anche nelle strutture sportive comunali con le creazioni di una rete funzionale degli impianti. Nel progetto Sportlifecity si prevede che l’energia sviluppata sarà in autonomia e basterà per tutto il complesso. Ascolteremo i cittadini, valuteremo le idee raccolte per cercare di migliorare il progetto per impatto con la città”.