Al Gewiss Stadium si affrontano due squadre reduci da uno stop prima della sosta, l'Atalanta a Roma contro la Lazio e il Genoa in casa contro il Milan.

Nell'Atalanta non ci sono Teun Koopmeiners e Juan Musso, tra gli ospiti si presentano con tantissime assenze (Mateo Retegui, Kevin Strootman, Junior Messias, Josep Martinez) ma giocano un primo tempo quasi perfetto, concedendo pochissimo ai padroni di casa.

Spesso in trincea e rinunciando a creare in avanti, ma la strategia di Gilardino per i primi quarantacinque minuti funziona.

Di emozioni, infatti, nel primo tempo ce ne sono pochissime: l'unica vera chance è un guizzo sull'out sinistro dell'area di rigore di Ademola Lookman che trova pronto Nicola Leali, bravo a respingere la minaccia.

La ripresa di apre con il cambio voluto da Gian Piero Gasperini (dentro Alexei Miranchuk, fuori Charles De Ketelaere), ma la Dea va a centimetri dal vantaggio con Giorgio Scalvini, che prende il palo con un colpo di testa a Leali battuto su cross proveniente dalla destra.

La voglia di vincere di entrambe sprona le due compagini, che iniziano ad aprirsi di più: Lookman rinnova il duello con Leali, mentre Radu Dragusin scalda le mani a Marco Carnesecchi in mischia.

La svolta del match arriva al 70esimo quando Lookman da terra si rialza e trova il vantaggio da pochi passi grazie ad un'azione viziata per un tocco di mano: il gol viene inizialmente annullato, ma poi il VAR conferma, è 1-0.

Il Genoa non sembra soffrire il colpo e ci prova subito con Albert Gudmundsson, che scheggia il palo con un gran tentativo dalla distanza.

Nei minuti di recupero cambia di nuovo il risultato: al 94esimo il subentrato George Puscas va vicinissimo al gol del potenziale 1-1 e nella ripartenza Ederson chiude il match siglando il definitivo 2-0 con un destro chirurgico.

Con questa vittoria l'Atalanta si porta al sesto posto a quota 16, doppiando così il Genoa fermo a 8.