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Le verità di Inter-Roma, uno scontro vibrante che è molto più di un crocevia

Simone Inzaghi e Claudio Ranieri
Simone Inzaghi e Claudio RanieriEnrico Locci/Getty Images
Il big match di questo weekend, spostato per i funerali del Papa a domenica alle 15, rappresenta il turning point decisivo sia per la capolista, che si gioca il titolo con il Napoli, sia per i giallorossi, immischiati nella grande bagarre per un posto nelle competizioni d'Europa

Tra sospiri, sospensioni e tensioni varie, Inter-Roma è ormai pronta a giocarsi in un quasi mezzogiorno milanese in cui si aspettano nubi su San Siro. In campo, però, l'erba sarà incandescente. Perché il fronte nerazzurro sarà obbligato a vincere per mantenersi in cima al campionato e passare la palla incandescente al Napoli, suo concorrente nella lotta Scudetto. Quello giallorosso, invece, vive di una voglia alimentata da 17 partite senza sconfitte. Una voglia matta d'Europa. E magari di quella che conta.

Prima del fischio d'inizio, infatti, la capolista Inter e la risorta Roma avranno 14 punti di distanza, gli stessi che intercorrono dal primo al settimo posto. Nel girone di ritorno la squadra di Claudio Ranieri è stata quasi perfetta, registrando un piccolo calo solo nella prima parte di aprile con i pari nel derby capitolino e con la Juventus. Sconfitto solo dall'Athletic Club in Europa League, complice una veloce espulsione di Hummels, i giallorossi vivono paradossalmente un periodo migliore dei nerazzurri, che vengono da due sconfitte di seguito tra campionato e Coppa Italia.

La classifica delle due squadre
La classifica delle due squadreFlashscore

Un punto inutile

Quanto andrà in scena oggi al Meazza, tuttavia, è una sfida che non si baserà solamente sul momento di forma. A volte, infatti, la testa conta più delle gambe. La difficile eventualità di una terza debacle di seguito da parte dei lombardi viene contrastata dal valore intrinseco della squadra allenata da Simone Inzaghi, talmente alto che può andare ben oltre l'attuale trend negativo. Al netto, ovviamente, delle assenze di Alessandro Bastoni e Henrikh Mkhitaryan, due alfieri necessari per il gioco flessibile e dinamico dei nerazzurri.

La truppa romanista, che invece dovrà fare a meno dell'ormai lungodegente Paulo Dybala, viaggia invece sulle ali di un entusiasmo ritrovato ormai da mesi. Nonostante un gioco non sempre spumeggiante, la quadratura del cerchio ottenuta da Ranieri, tra l'altro ex della sfida, ha permesso di ottenere un equilibrio. E chissà come Matías Soulé, sostituto naturale della Joya, non possa fare uno sgarbo al suo connazionale Lautaro Martinez, accompagnato dall'altro argentino Leandro Paredes.

I confronti più recenti
I confronti più recentiFlashscore

Di certo c'è che un pari sarebbe un risultato poco utile a nessuna delle due, dato che l'Inter potrebbe rischiare il sorpasso poco dopo da parte del Napoli e la Roma mancherebbe l'aggancio al momentaneo quarto posto occupato dal Bologna. Nello storico recente, da quanto dicono i dati Opta, l’Inter non ha mai perso in 14 delle ultime 15 sfide contro la Roma in campionato, dove ha vinto otto volte e pareggiato in sei occasioni. Nelle ultime otto sfide i nerazzurri hanno vinto otto volte, mentre l'ultimo successo romanista risale al 1 ottobre 2022, quando Dybala e Smalling permisero una grande rimonta alla squadra allora allenata da José Mourinho. 

Sfide nella sfida

In entrambe le squadre saranno presenti alcuni dei migliori interpreti di alcuni ruoli precisi. Si inizia dalla porta, con Yann Sommer e Mile Svilar, che spiccano con i loro rispettivi 6,8 e 6,9 nelle valutazioni medie Flashscore. Punteggi piuttosto alti per un estremo difensore. Il primo è anche un primo regista, oltre che un valore sicuro tra i pali, mentre il secondo quest'anno ha fatto il definitivo salto di qualità con parate decisive in momenti complicati, tenendo in piedi la Roma che dal pari per 1-1 col Napoli il 2 febbraio ha collezionato ben sei clean sheet su 10 incontri di campionato.

Ma è sull'out sinistro che Inzaghi e Ranieri possono vantare quelli che probabilmente sono i migliori interpreti del campionato del ruolo di quinto mancino. Federico Dimarco e Angeliño, infatti, sono irrinunciabili a livello tattico per i due allenatori. L'italiano, autore di quattro reti e sette assist in campionato, ha numeri nettamente più alti, mentre lo spagnolo vanta solo due reti e un passaggio decisivo, ma a livello tattico garantisce copertura e spinta costante. Presente in tutte le ultime 26 uscite dei giallorossi, 24 delle quali da titolare, l'iberico è stato l'uomo in più di questo speciale periodo per Ranieri.

Le statistiche di Dimarco in campionato
Le statistiche di Dimarco in campionatoFlashscore

Per ultimo, si sfideranno gli attaccanti che stanno trainando le due antagoniste di oggi. Sul fronte di casa c'è quel Lautaro Martinez che deve fare gli straordinari nonostante i tanti minuti accumulati recentemente. Perché senza di lui l'attacco nerazzurro rende molto di meno. Autore di 12 gol e tre assist, l'argentino è capitano e leader di un'Inter che dipende tantissimo dalla sua rabbia e concretezza. Sul lato opposto si erge Artem Dovbyk, che anche senza un gioco prettamente offensivo ha messo a referto finora in campionato 11 gol e due assist alla sua prima stagione in Serie A.

I due guideranno le contendenti alla vittoria in un match dove Inzaghi e Ranieri schiereranno le solite difese a tre, sebbene con alcune differenze nella disposizione del centrocampo e anche dell'attacco. Almeno a bocce ferme. L'intensità è massima, e la tensione ancora superiore.

Le probabili formazioni

Inter (3-5-2)

Sommer; Pavard, Acerbi, Carlos Augusto; Darmian, Barella, Calhanoglu, Frattesi, Dimarco; Lautaro Martinez, Taremi. All. Inzaghi

Roma (3-4-2-1)

Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Kone, Cristante, Angeliño; Soulé, Pellegrini; Dovbyk. All. Ranieri