Il club rossonero ha chiuso l'operazione intorno ai 40 milioni di euro. L'inaugurazione dell'impianto è prevista per il 2028.
"Vogliamo costruire lo stadio più bello del mondo - aveva dichiarato Gerry Cardinale qualche mese fa - . Avrà settantamila posti e sarà eco sostenibile. Vogliamo portare valore a un’area isolata".
Ebbene, stamattina, è arrivato il primo passo verso la realizzazione del sogno del presidente del Milan: Il club rossonero ha, infatti, acquistato il terreno dell'area San Francesco, all'interno del comune di San Donato, sul quale sorgerà la nuova casa del Diavolo la cui inaugurazione è prevista per il 2028.
Due anelli dentro e tanto altro fuori
E non si tratta dell'inferno, bensì del paradiso del tifoso rossonero. Nei piani del Milan, infatti, oltre al nuovo stadio, che avrà due anelli e 72 mila posti, ci saranno, come raccontavamo lo scorso 25 gennaio, anche bar, ristoranti, negozi, un residence, un parco tematico per le famiglie, un auditorium da tremila posti e il Museo del club rossonero.
Quello fatto, ieri, è il passaggio finale del preliminare di acquisto di un terreno già di proprietà di SportLifeCity (la società che il Milan controlla al 90%) e l'operazione si aggira intorno ai 40 milioni.
Anche il Comune di San Donato si muove
Mentre il Milan formalizza l'acquisizione dei terreni, il Comune di San Donato rispetta le fasi previste dal cronoprogramma finalizzato all'accordo di programma.
A gennaio la giunta ha deliberato la percorribilità della proposta di variante urbanistica per l'Area San Francesco, martedì il sindaco, Francesco Squeri, ha informato i consiglieri degli sviluppi del progetto e mercoledì in Regione "si è svolta una nuova interlocuzione tecnico-operativa preliminare in materia di programmazione dedicata ad approfondire alcuni passaggi funzionali all'avvio dell'Accordo di Programma", come si legge in un comunicato del Comune.
La settimana prossima, poi, con la serata di martedì 13 continuerà il confronto con gli altri sindaci del Sud Milano che sono coinvolti nel progetto del nuovo stadio del Milan. "Condivisione e operatività - spiega Squeri - sono i fronti sui quali siamo impegnati in questi giorni e che caratterizzeranno l'approccio con cui affronteremo il percorso che porterà all'Accordo di programma finalizzato alla eventuale realizzazione dello stadio del Milan. Sarà nostra cura, informare e coinvolgere costantemente i cittadini e le realtà del territorio, come dimostrato dall'agenda di queste settimane che registra un confronto costante con le diverse componenti di San Donato".