Portogallo: il Var è spento e l'arbitro nega un calcio di rigore al Porto col cellulare

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Portogallo: il Var è spento e l'arbitro nega un calcio di rigore al Porto col cellulare

L'arbitro cambia idea
L'arbitro cambia ideaProfimedia
Il monitor è senza batteria e al direttore di gara non resta che fidarsi del criterio dei suoi colleghi tra le proteste dei 'dragoes'

"Puro surrealismo", "Assurdo", "Senza Batteria!". Sono alcuni dei titoli dei giornali portoghesi, e anche della stampa internazionale, a commento di quanto accaduto ieri in Porto-Arouca, partita della massima serie lusitana finita con il risultato di 1-1. 

Al 39' del secondo tempo gli ospiti sono passati in vantaggio, poi al 90' Taremi va a terra in area. L'arbitro Duarte Gomes dice che è rigore, ma per sicurezza decide di andare al Var.

Tuttavia, incredibile ma vero, il monitor è spento perché senza batteria e quindi al direttore di gara non resta che prendere un telefono cellulare in manodecidendo, subito dopo, di annullare il penalty, tra le proteste dei giocatori di casa, fidandosi di quanto gli dicono i colleghi davanti ai monitor.

Durante l'azione successiva si registra un altro contatto tra Taremi e la difesa ospite: calcio di rigore che, però, viene respinto dal portiere dell'Arouca. Il finale si accende, l'arbitro concede ben 23 minuti di recupero e al 109' il Porto trova il pari con Evanilson su assist di Borges.