Prima della partita c'erano molti dubbi sulla formazione titolare, che si sono rivelati giustificati, viste le sorprese in serbo per entrambi gli allenatori.
Da parte del Benfica, Roger Schmidt ha mantenuto David Neres nell'undici titolare e ha aggiunto Angel Di María, confermando così la compatibilità tra il brasiliano e l'argentino, rinunciando all'equilibrio del portoghese João Mário.
Sul fronte del Porto, senza Pepe e con Fábio Cardoso al fianco di David Carmo come previsto, la grande sorpresa di Sérgio Conceição è arrivata a centrocampo con Romário Baró.

Partenza forte
Al primo minuto Diogo Costa ha causato un'occasione, perdendo il pallone sotto la pressione di David Neres, con la palla che è arrivata a Di María, che ha tirato sopra la traversa. Il Porto ha risposto con Eustaquio, con un tiro a mezza altezza deviato.
Al 16esimo minuto, Galeno si è lanciato sulla sinistra lasciandosi alle spalle Wendell alle spalle, accentradosi e tirando di poco a lato della porta di Trubin.
La possibile svolta del match
Dopo l'avvio deciso del Benfica, il Porto è riuscito rapidamente a rispondere, vincendo diversi duelli a centrocampo. Tuttavia, al 19esimo minuto, al secondo tentativo di David Neres sulla sinistra, Fábio Cardoso l'ha abbattuto e João Pinheiro, senza pensarci, ha mostrato al centravanti degli ospiti il cartellino rosso diretto.
Il derby è iniziato a riscaldarsi e ben presto il calderone è traboccato di proteste bianco-blu, che hanno costretto il direttore di gara a sospendere la partita per più di tre minuti. Un anno dopo l'espulsione di Eustaquio, il Porto ha ricevuto un altro rosso nel primo tempo al Da Luz dallo stesso João Pinheiro.
Al 25esimo minuto, Sérgio Conceição ha inserito il centrocampista Zé Pedro, alla sua prima presenza in campionato, togliendo Romário Baró, titolare a sorpresa nel derby.
Ma è stato il Porto a sfiorare il gol al 29esimo, con Mehdi Taremi che si è presentato davanti a Trubin, ma l'ucraino ha parato il tiro dell'attaccante iraniano.
Al 32esimo è Diogo Costa a negare per due volte il gol al Benfica, dopo un cross di David Neres respinto da Alan Varela.
Chiamata del VAR e nervi a fior di pelle
Al 34esimo Rafa supera David Carmo e viene atterrato dal difensore centrale del Porto. João Pinheiro gli mostra il giallo, Artur Soares Dias lo richiama ma mantiene la sua decisione - tra le proteste dei dragoni, che vengono penalizzati da un altro cartellino, quello di Taremi.
Al 40esimo è Pepê a guadagnare spazio davanti alla porta, a tirare a lato ma Trubin, con un gran volo, nega al Porto l'1-0.
Nel recupero del primo tempo, in un'azione quasi sempre di prima, Aursnes senza che la palla tocchi terra serve Di María, l'argentino tira di prima intenzione ma il tiro va oltre la porta di Diogo Costa.
La ripresa
Con entrambe le formazioni invariate per il secondo tempo, il Benfica è tornato ad attaccare e al 47esimo è stato David Carmo ad aiutare il Porto, tagliando fuori il cross di Bah che Musa stava aspettando per concludere.
Al minuto 51 ancora una chance per Musa, con un cross basso di Neres che l'attaccante croato devia di poco a lato della porta di Diogo Costa.
Al 53esimo Kokçu colpisce il palo sinistro della porta di Diogo Costa con un tiro di prima intenzione nato da calcio d'angolo.
Poco dopo, al 56esimo, Di María ha servito David Neres, che ha dribblato Pepê e, con il solo Diogo Costa davanti a sé, ha permesso al portiere del Porto di fermarlo.
Il Benfica preme, il Porto cerca di respirare. Sérgio Conceição chiama in causa André Franco, ma il centrocampista resta in panchina ed è Roger Schmidt a fare la sua mossa, inserendo Arthur Cabral al posto di Musa al 66esimo.
Il momento del gol
Al 68esimo arriva quello che si aspettava il pubblico dell'Estádio da Luz: il gol del Benfica, realizzato da Di María: Kokçu apre per Aursnes, il norvegese serve Neres e quest'ultimo crossa per Di María, sul lato opposto, che tira, con la palla che viene deviata da Wendell e rimbalza oltre Diogo Costa.
Al 72esimo, grande cross di Kokçu e tiro di Otamendi che supera di poco la porta difesa da Diogo Costa.
Rischio per l'allungo finale
A dieci minuti dalla fine, sotto di un gol e in inferiorità numerica, Sérgio Conceição si prende un rischio, facendo entrare Francisco Conceição e Toni Martínez al posto di Wendell e Pepê, e inserendo Iván Jaime al posto di Alan Varela cinque minuti dopo. Allo stesso tempo, Roger Schmidt toglie Di María e David Neres, inserendo João Mário e Jurásek.
Ma il fischio finale (e la festa per i padroni di casa) sono puntualmente arrivati poco dopo e, ovviamente, gli animi dei giocatori si sono accesi. Non ce n'era bisogno.
Flashscore Man of the Match: David Neres (Benfica)