"Vedendo il girone potevano essere partite da quarti di finale però poi tanto tutti i nodi vengono al pettine. Dobbiamo fare l'Italia, siamo l'Italia per cui sono partite che dobbiamo giocare".
Con queste parole, il ct dell'Italia Luciano Spalletti, poco dopo i sorteggi di Euro 2024, aveva commentato il girone B, sicuramente tra i più difficili della competizione.
Per un'Italia che non aveva brillato nelle fasi di qualificazione dei mesi precedenti, l'esito delle urne è stato tutt'altro che gentile: Spagna, Croazia e Albania le avversarie.
La difesa del titolo continentale, dunque, partirà in salita per gli azzurri, che troveranno tutte squadre in ottima forma e, a eccezione degli albanesi, abituate storicamente a raggiungere le fasi finali delle competizioni internazionali.
Le date dei confronti
La squadra di Spalletti debutterà contro l'Albania il 15 giugno a Dortmund.
Il 20 giugno, invece, sarà la volta del faccia a faccia contro la Spagna, testa di serie del girone, a Gelsenkirchen.
Il girone di qualificazione dell'Italia si chiuderà, infine, il 24 giugno, quando gli azzurri affronteranno la Croazia a Lipsia.
Spagna
La Croazia sarà sicuramente l'avversaria che, sia tecnicamente sia tatticamente, potrebbe rivelarsi particolarmente ostica per gli uomini di Luciano Spalletti.
La Roja, che era partita male nelle qualificazioni europee, con un k.o. contro la Scozia nel secondo match, ha poi vinto le sei partite rimanenti, qualificandosi tra le teste di serie.
Da quella sconfitta del 23 marzo 2023, la nazionale iberica si è dimostrata capace di una crescita impressionante, con tutte vittorie, appena cinque gol subiti in tutte le gare e ben 25 gol segnati.
Insomma, gli uomini di Luis de la Fuente sembrano solo un lontano ricordo rispetto alla squadra dall'identità poco definita dell'ultima edizione dell'Europeo, quando era stata proprio l'Italia a mettere fine all'avventura degli iberici.
La ricetta vincente di De la Fuente prevede un calcio meno legato al tiki-taka e più diretto, che vede la squadra guidata da un Alvaro Morata che all'Atletico Madrid sembra aver trovato la dimensione giusta per esprimersi al massimo delle sue potenzialità.
Croazia
Nonostante una campagna di qualificazione non esaltante, la Croazia ha ormai abituato il pubblico alle sue prove magistrali nelle fasi finali delle competizioni internazionali più importanti, incluso il terzo posto ai Mondiali in Qatar.
Con ogni probabilità, l'obiettivo sarà ancora una volta quello di alzare l'asticella e puntare ad arrivare fino in fondo, per regalare un trofeo a una nazione che, negli ultimi anni, ha riscoperto il proprio amore per il calcio sull'onda dell'entusiasmo per una delle sue squadre migliori di sempre.
Come ben noto, lo zoccolo duro della Croazia è il centrocampo, ma la qualità della sua rosa spicca anche negli altri reparti, in particolare in difesa, dove Josko Gvardiol, stella del Manchester City, si è rivelato più volte decisivo per consegnare ai suoi le semifinali in Qatar.
Albania
Fra tutte, la nazionale albanese è quella che, almeno sulla carta, risulta più abordabile.
L'Albania farà la sua seconda apparizione agli Europei e la prima dal 2016, grazie a un'impressionante campagna di qualificazione con una sola sconfitta.
La squadra guidata dal coach brasiliano Sylvinho, che ha riportato l'entusiasmo a Tirana, ha scelto il 4-3-3 come modulo ideale per la sua formazione, che vede tanti giocatori della Serie A (e altrettanti passati per il nostro campionato) tra i suoi titolari.
Gli azzurri dovranno vedersela quindi, tra gli altri, con Djimsiti, Ismajli, Asllani, Hysaj e Berisha.
Un'arma a doppio taglio per Spalletti, che conoscerà le doti tecniche degli avversari, che però, a loro volta, se la vedranno con una squadra dai tanti volti noti e un allenatore che hanno affrontato in più occasioni nelle stagioni passate.