Europa League, Paredes e Cristante in coro: "Con De Rossi è cresciuta tutta la Roma"

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Europa League, Paredes e Cristante in coro: "Con De Rossi è cresciuta tutta la Roma"

Paredes dà il cinque a De Rossi
Paredes dà il cinque a De RossiAFP
'Per me Daniele era allenatore già da giocatore'

"Credo che tutta la squadra sia cresciuta con l'arrivo di De Rossi, grazie all'entusiasmo che ci ha portato. Il suo stile di gioco è molto meglio per me e per la squadra e questo ci ha fatto crescere".

Lo ha detto Leandro Paredes, mediano della Roma, alla vigilia della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. "Arrivare in semifinale d'Europa e affrontare una squadra come loro sarà molto bello, speriamo di far bene, per vincere bisogna dare gol 100% ", ha aggiunto l'argentino.

A chi gli chiede come ha trovato invece De Rossi da allenatore dopo averci giocato insieme ha risposto: "Per me era già un allenatore quando giocavamo insieme. Sono sempre stato legato a lui, mi ha sempre trattato bene. Averlo come tecnico è un piacere e un onore. Spero di continuare a lavorare bene per lui e per la squadra".

Cristante: È una scuola nuova, tutti devono saper fare un po' tutto"

"Daniele era per i giovani centrocampisti italiani sicuramente un esempio, un modello da seguire - dice invece Cristante. Quando ho iniziato era uno dei centrocampisti italiani e mondiali più importanti, quindi era chiaramente un giocatore dal quale prendere ispirazione".

Una stima ricambiata, visto che quando da giocatore De Rossi ha lasciato la Roma, ha detto in conferenza stampa che ne avrebbe voluti 100 di Cristante in squadra.  "Un orgoglio, l'ho ringraziato e lo ringrazierò sempre per queste frasi che ha usato verso di me - dice il centrocampista della Roma. Fa piacere, perché vuol dire che il lavoro che faccio in campo, l'impegno che ci metto, l'aveva notato...È quindi un orgoglio e una felicità che il lavoro paghi".

Ora è il suo allenatore. "È un allenatore moderno, un allenatore giovane, ha smesso di giocare pochi anni fa - spiega Cristante. È una scuola nuova, in cui il gioco offensivo la fa da padrone: tanti cambi di posizione, tutti devono sapere fare un po' tutto. Penso che lo stiamo facendo vedere in campo, che stiamo facendo davvero delle ottime prestazioni. Stiamo continuando a crescere, penso che sia un calcio difficile da imparare e in poco tempo siamo già riusciti ad assimilarlo abbastanza bene. Penso però che potremo farlo ancora molto meglio".