In casa di quel Diego Simeone che non ha mai nascosto il sentimento per i colori nerazzurri, l'Inter ha fatto visita all'imponente Wanda Metropolitano per confermare le sue ambizioni europee. L'incontro, però, è iniziato nel peggiore dei modi, dato che al nono Julian Alvarez rompeva subito la difesa nerazzurra con un destro secco dal limite sul quale Sommer non poteva nulla.
E pensare che i nerazzurri erano partiti bene impensierendo Musso, titolare al posto dell'infortunato Oblak, prima con Dimarco e poi con Lautaro Martinez. Una volta sotto nel risultato, gli uomini di Christian Chivu hanno cercato la reazione e per poco non venivano premiati da un goffo intervento di Hancko che, per fortuna dei Colchoneros, andava fuori. A provarci era Calhanoglu, che da fuori impegnava Musso con una botta delle sue, mentre l'Atletico assumeva le sue classiche caratteristiche di squadra da contropiede.
Premio raccolto
Ferita ma non abbattuta del tutto, l'Inter continuava imperterrita alla ricerca del pari. E poco prima dell'intervallo ci andava vicinissima con Dimarco, il cui mancino dopo un sontuoso tacco di Bisseck girava in modo splendido ma non efficace, andando di pochissimo a lato. Sempre l'esterno sinistro nerazzurro era tra i più ispirati al ritorno dagli spogliatoi, ma sotto misura su assist di Lautaro sprecava incredibilmente. Il tutto dopo la traversa presa in modo splendido da un inarrestabile Barella.
Ma l'Inter c'era eccome, e si vedeva dalla veloce e fluida azione che Zielinski imbastiva per dialogare con Bonny e poi chiudere di giustezza, trovando la rete dell'1-1. Uno scontro tra Akanji e Giuliano Simeone aumentava ulteriormente la temperatura, con il tecnico argentino che si beccava un giallo per proteste dopo che l'arbitro aveva sospeso il match per un colpo alla testa proprio al difensore svizzero.

Brividi finali
Chivu provava il tutto per tutto togliendo Lautaro per inserire Pio Esposito, con l'argentino non propriamente soddisfatto di un nuovo cambio dopo quello nel derby. Ma l'inerzia degli ultimi minuti era dell'Atleti, che prima sfiorava il gol con Sorloth e poi si rammaricava della grande risposta di Sommer su Griezmann. Chi però rischiava la figuraccia era l'ex Juventus Nico Gonzalez, che sfiorava l'autogol sull'ennesimo traversone di un Dimarco che dopo quell'azione veniva sostituito da Luis Henrique.
All'85esimo Thuram sceglieva benissimo il tempo per attaccare il primo palo, ma il suo colpo di testa andava fuori bersaglio di pochissimo, rendendo rovente il finale di gara. Sembra che non ci fosse più spazio per nessun altro sussulto. E invece Gimenez trovava con prepotenza il guizzo decisivo al 93esimo con un colpo di testa. Un guizzo che affondava immeritatamente i nerazzurri, usciti nuovamente con le ossa rotte dal Metropolitano.

