Inter e Liverpool si ritrovano di fronte in una partita che, considerato che siamo già alla sesta giornata della fase a girone unico della nuova Champions League, può indirizzare in modo significativo il percorso di entrambe. E la verità è che le due contendenti lo fanno arrivando all’appuntamento in stati di forma e con sensazioni molto diverse.
I nerazzurri si presentano con 12 punti in cinque gare e un quarto posto che certifica la loro continuità in campo europeo. La squadra di Cristian Chivu ha avuto un avvio quasi perfetto, costruito sulle quattro vittorie di fila prima della frenata sul campo dell’Atletico Madrid, primo vero big match in Europa.

La sconfitta del Metropolitano ha lasciato qualche riflessione, ma la risposta in campionato c'è stata: prova ne sia, per ultimo, il 4-0 netto rifilato al Como che ha restituito certezze e brillantezza alla squadra.
In Champions, a gennaio, arriveranno Arsenal e Borussia Dortmund: sfide che diranno molto sulle reali ambizioni dei nerazzurri e sulle loro opzioni di giocarsela alla pari anche contro i top team del vecchio continente. Se l’obiettivo è restare tra le prime otto, battere un Liverpool in difficoltà diventa, così, quasi un obbligo.
Guerra civile a Anfield
Sul fronte inglese la situazione è decisamente più agitata. Il Liverpool ha raccolto soltanto nove punti nelle prime cinque partite e ha già incassato due sconfitte pesanti: la prima contro il Galatasaray, la seconda – e più rumorosa – in casa contro il PSV Eindhoven.
Il ko con gli olandesi ha aperto una crepa che è diventata voragine dopo il pari di Leeds in Premier League, ma soprattutto per le tensioni interne che hanno investito lo spogliatoio creando un'atmosfera da guerra civile. Le differenze, oramai pubbliche, tra Mohamed Salah e Arne Slot hanno scosso l’ambiente e priveranno il Liverpool della sua stella, esclusa dalla lista dei convocati in vista della partita di San Siro. Un’assenza che peserà enormemente, sia sul piano tecnico sia su quello emotivo.
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La contraddizione dei Reds è tutta nei risultati: una squadra capace di travolgere l'Eintracht Francoforte in Germania, di superare l’Atletico Madrid e di battere il Real Madrid ad Anfield, ma allo stesso tempo vulnerabile mentalmente, fragile nei momenti chiave, esposta a cali improvvisi che hanno caratterizzato una stagione in cui si fatica a trovare continuità.
Slot non è ancora riuscito a trasformare la sua nuova squadra, costruita con il mezzo miliardo investito in estate, in un blocco solido e affidabile, e la sensazione è che Liverpool viva su una sorta di montagne russe con il rischio costante di deragliare.
Invertire la tendenza
L’Inter è cosciente delle difficoltà degli inglesi e sa anche che la partita di domani può essere un’occasione irripetibile. Il rispetto per il Liverpool rimane massimo, perché il talento dei suoi campioni non è in discussione, ma la situazione psicologica dei campioni d’Inghilterra in carica è tutt’altro che rassicurante.

I nerazzurri arrivano alla sfida con un’inerzia migliore, che non è tutto, ma aiuta. Servirà, in ogni caso, una prestazione di alto livello, perché il Liverpool ferito è capace di reazioni violente, come già dimostrato. Ma questa volta la pressione di dover fare risultato pesa più sulle spalle degli inglesi che su quelle dell’Inter.
San Siro si prepara a una notte di Champions che può valere doppio. Anzi, triplo: classifica, prestigio e, soprattutto, la possibilità per l’Inter di invertire la propria tendenza negativa nei big match. Per il Liverpool, invece, sarà un bivio che dirà molto sulla stagione, sulla tenuta del gruppo e sulla solidità della posizione del suo allenatore.
