Nagelsmann dà il via al valzer delle panchine: da Ancelotti a Conte, cosa cambia in Europa

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Nagelsmann dà il via al valzer delle panchine: da Ancelotti a Conte, cosa cambia in Europa
Carlo Ancelotti e Vinicius
Carlo Ancelotti e Vinicius
Profimedia
L'approdo di Tuchel sulla panchina del Bayern Monaco potrebbe aver iniziato una girandola di cambi sulle panchine di mezza Europa tra i più clamorosi delle ultime stagioni. Da Conte a Zidane, passando per Nagelsmann: il nodo sembra rimanere il futuro di Ancelotti che potrebbe lasciare il vecchio continente.

Un addio inaspettato, quello di Nagelsmann al Bayern Monaco, destinato probabilmente a ristabilire gli equilibri delle panchine dei principali club europei. 

L'ormai ex tecnico della squadra bavarese è stato esonerato ufficialmente il 24 marzo, pochi giorni dopo la sconfitta contro il Bayer Leverkusen che ha consegnato la testa della Bundesliga al Borussia Dortmund.  Dietro all'addio ci sarebbe anche un rapporto ormai incrinato con lo spogliatoio e, secondo i media tedeschi, l'urgenza del Bayern di assicurarsi Thomas Tuchel bruciando sul tempo le altre società interessate al tedesco.

Tra i club alla ricerca di un nuovo allenatore ci sarebbe in prima fila il Tottenham. Il club inglese si trova a fare i conti con un esperienza deludente di Antonio Conte alla guida degli Spurs, ma anche con il mal d'Italia dell'ex Juventus, che in più di un'occasione ha dichiarato di voler tornare nel Bel Paese per riavvicinarsi alla famiglia (occhio in questo caso alla posizione di Inzaghi, che verrà ridefinita in base al finale di stagione dell'Inter). 

Il nodo Ancelotti

Non sono solo gli inglesi, però, a essere alla ricerca di alternative. Se la posizione di Xavi sulla panchina del Barcellona appare solidissima, lo stesso non si può dire per l'altra nobile di Spagna, il Real Madrid, che sta valutando il futuro di Carlo Ancelotti

I Blancos si trovano a fare i conti con un campionato ormai sfumato e dovranno affrontare un percorso in Champions molto complicato per arrivare in finale, vedendosela prima con il Chelsea e poi contro una tra Bayen e Manchester City. Oltre questo, c'è da considerare l'incombente presenza del Brasile, che da tempo ha messo Carletto nel mirino come ct. Un'indiscrezione smentita e rilanciata più volte, ma che sembra sempre più destinata a compiersi alla fine della stagione.

"Per me è difficile parlare di questo argomento, se lo avrò al Brasile non lo avrò più al Real. È il miglior allenatore che io abbia mai avuto, ci sono molto legato. So che in entrambe le squadre sara d'aiuto" ha detto Vinicius Jr dal ritiro della nazionale verdeoro, facendo intuire che la possibilità di averlo come commissario tecnico è molto più di una semplice suggestione mediatica.

Zidane tra Francia e Spagna

Parlando quindi di alternative ad Ancelotti, inevitabile pensare a un'altra leggenda del Real Madrid: Zinedine Zidane. Anche il profilo del francese sarebbe stato sondato da Florentino Perez, per un ritorno che avrebbe del clamoroso. Però è qui, infine, che entra in gioco l'ultima delle big alla ricerca di un cambio in panchina: il Psg.

Il nome di Zidane viene ormai accostato a quello del club di Parigi da diverso tempo, proprio come era stato fatto nell'estate del 2022, quando invece Nasser Al-Khelaifi aveva virato su Galtier. La delusione in Champions League, però, si è rivelata un boccone troppo amaro da mandare giù e ha rappresentato il fallimento del progetto del tecnico di Marsiglia. Per questo motivo, a fine stagione, il nome di Zidane potrebbe tornare di moda in Francia, con i parigini già alla ricerca di un sostituto (prima della firma con il Bayern era stato ipotizzato proprio un clamoroso ritorno di Tuchel).

 Klopp non si muove?

Chiudiamo con Jurgen Klopp e il Liverpool. La posizione del tecnico tedesco, al momento, non sembra in discussione. La stagione dei Reds è stata decisamente fallimentare, ma gli inglesi sono noti per concedere ai tecnici più tempo rispetto agli alle altre società. 

Difficile, quindi, vedere le strade del club Merseyside e dell'allenatore separarsi bruscamente, ma un finale di stagione estremamente fallimentare, con le coppe europee già a rischio, potrebbe ridisegnare il futuro della panchina del Liverpool.