NBA Weekly: il risveglio dei Clippers, il ritorno delle risse e un Nikola Jokić onnipotente

Nikola Jokić sempre al vertice.
Nikola Jokić sempre al vertice.Imagn Images / ddp USA / Profimedia

Nella rubrica settimanale di Flashscore, ripercorriamo i momenti salienti degli ultimi sette giorni in NBA. Mentre i Clippers si risvegliano e gli Hawks affondano, Nikola Jokić resta il miglior giocatore al mondo.

La squadra della settimana: Los Angeles Clippers

La seconda squadra di Los Angeles ha rapidamente messo a tacere le voci di una possibile esplosione del roster, nonostante un inizio di stagione ben al di sotto delle aspettative. A quanto pare, la scelta sta iniziando a dare i suoi frutti. Dopo aver vinto solo sei delle prime 27 partite, i Clippers hanno appena infilato quattro successi consecutivi.

Un motivo particolare? Il principale si chiama senza dubbio Kawhi Leonard. L’ex doppio MVP delle finali sembra finalmente tornato a livelli straordinari. Lo ha dimostrato nell’ultima partita, in cui non solo ha stabilito il suo nuovo record in carriera con 55 punti, ma ha anche superato per la prima volta quota 50 eguagliando il record di franchigia fissato da… James Harden lo scorso mese.

Ma anche una difesa finalmente ritrovata (l’assenza di Ivica Zubac avrà influito?). I Lakers fermati a 88 punti, i Pistons, pur essendo leader a Est, a 99, senza dimenticare una vittoria di prestigio contro i Rockets: The Klaw da leader, Harden a dirigere l’orchestra, tanti role player tra cui l’inossidabile Nicolas Batum, ci si chiede fin dove possa arrivare questa squadra. Ma la strada è ancora lunga...

I peggiori della settimana: Atlanta Hawks

Una decina di giorni fa, gli Hawks avevano un bilancio di 15 vittorie e 12 sconfitte. La squadra girava alla perfezione, Jalen Johnson esplodeva, tutti facevano il loro dovere e, oltre ai risultati, anche l’impressione visiva era ottima. Una squadra che gioca veloce, bene, e che ottiene risultati: c’erano i presupposti per una sorpresa. E poi...

... e poi Trae Young è rientrato dall’infortunio. Il playmaker all-star sembra da allora essere sia il problema che la soluzione per questa franchigia, che ha perso tutte e sei le partite dal suo ritorno. Peggio ancora, la difesa è completamente crollata, subendo almeno 125 punti in ognuna di queste sei sconfitte. Le lacune difensive del suo regista, spesso criticate, sono diventate evidenti a tutti.

E così, le voci di mercato si moltiplicano: possibile scambio di Trae Young, possibile trade di Zaccharie Risacher, il francese che per ora non sembra all’altezza di una prima scelta assoluta, e si parla anche di un possibile arrivo di Anthony Davis: le prossime settimane in Georgia si preannunciano complicate...

Il giocatore della settimana: Nikola Jokić

Si cercano nuovi superlativi per il triplo MVP. Il centro serbo ha ulteriormente rafforzato la sua leggenda il giorno di Natale, con una partita storica contro i Timberwolves: 56 punti, 16 rimbalzi, 15 assist, una linea statistica mai vista nella lunga storia della NBA.

Un’ulteriore dimostrazione della supremazia di Nikola Jokić. E se non bastasse, due giorni dopo ha messo a referto un’altra tripla doppia da 34 punti / 21 rimbalzi / 12 assist contro il Magic. Tuttavia, la vittoria del Christmas Day è stata l’unica della settimana, visto che i Nuggets hanno subito due sconfitte di un solo punto, fallendo il tiro della vittoria. Peccato, ma si tratta solo di un piccolo ostacolo in una stagione finora positiva per Denver, e soprattutto per il suo centro, sempre più lanciato verso un altro titolo di MVP.

L’azione della settimana: la schiacciata di Jalen Smith

Cosa c’è di meglio di una bella schiacciata per festeggiare il Natale? Questa arriva dall’Illinois. Il ritorno in forma di Chicago si è concretizzato in una serie di vittorie, tra cui una contro i 76ers di Joel Embiid. Ed è proprio il centro di Philadelphia a finire nel poster, ma dalla parte sbagliata, sorpreso dalla potenza di Jalen Smith.

La storia della settimana: il ritorno delle risse in NBA

La NBA ha vissuto alcune grandi risse nella sua storia (Malice at the Palace per chi se lo ricorda), qualcosa che la lega ha cercato di eliminare, riuscendoci quasi del tutto. Le risse sono praticamente scomparse, per poi riapparire in una versione 2025 di Davide contro Golia: il playmaker dei Pelicans Jose Alvarado (1,83 m) contro il centro dei Suns Mark Williams (2,16 m).

Divertente per alcuni (tra cui Jordan Poole), deludente per altri, ma per una volta non è stata la frustrazione della sconfitta a scatenarla. Nel frattempo, entrambi i giocatori sono stati sospesi, ma è stato Davide a ricevere due giornate, contro una sola per Golia. Basterà a scoraggiare qualche nostalgico degli anni ’90 dal provarci ancora?