La preparazione contro l'istinto. Detta così potrebbe sembrare Rocky IV, l'allenamento computerizzato di Ivan Drago contro quello manuale di Rocky che spacca i tronchi con l'accetta, o più semplicemente - tornando al mondo della boxe vera - la preparazione tecnica di Holyfield contro l'istinto da killer di Tyson. L'incontro che verrà di fronte a Wembley Usyk contro Dubois non è questo e certo non può essere sintetizzato in una frase, ma offre spunti simili.
Il rematch tra il veterano ucraino Oleksander Usyk di 38 anni e lo sfidante più giovane, l'inglese Daniel Dubois di 27, arriva dopo che il secondo, battuto da Usyk in un primo tentativo, si è guadagnato una seconda possibilità con tre vittorie consecutive su Jarrell Miller, Filip Hrgovic e soprattutto l'ex campione del mondo Anthony Joshua.
Il primo match tra Usyk e Dubois è stato vinto piuttosto agevolmente dall'ucraino se si calcolano i punti per ogni ripresa, e prima del termine, al nono round, quando ha costretto l'inglese a inginocchiarsi per la seconda volta (la prima nell'ottavo) e contato definitivamente. Non sono mancate però le polemiche, visto che nel quinto round un pugno di Dubois ha steso Usyk, ma il colpo è stato giudicato sotto la cintura, e quindi irregolare.
L'abitro ha concesso tre minuti e quarantacinque secondi a Usyk per riprendersi, e il resto è storia. Un giudizio che non trova d'accordo il pugile inglese: "Non pensavo fosse un colpo basso. Pensavo che fosse andato a segno, e stasera sono stato privato della vittoria", mentre il coach di Usyk, Alex Krassyuk, ha messo a tacere le polemiche: "L'ombelico è la linea. Qualsiasi colpo più in basso di quello è un colpo basso".
La preparazione del campione
Il campione è il favorito e, d'altronde, anche il match contestato nei numeri parla chiaro: secondo l'analisi di CompuBox, Usyk aveva superato Dubois in ogni round del combattimento, piazzando 88 pugni su 359 (24,5%) contro i 47 su 290 di Dubois (16,2%). Una percentuale ancora più schiacciante se si pensa che Dubois non è riuscito a mettere a segno doppie cifre in nessun round del combattimento.
Cosa fa di Usyk un combattente quasi perfetto, nonostante i suoi 38 anni, non è la forza bruta ma il cervello. L'ucraino è quasi una macchina, e viene addestrato a pensare durante l'incontro anche in allenamento.
Yakub Chycki, il fisiologo del campione ucraino, lo ha spiegato a BBC Sport: "Combiniamo la air bike con un esercizio di memoria. A volte usiamo le luci per questo compito e altre volte lo combiniamo con la coordinazione occhio-mano o con la giocoleria". Ad esempio, durante gli allenamenti fisici più intensi, a Usyk viene chiesto di risolvere una tabella di Schulte, ovvero una griglia piena di numeri o lettere che devono essere ordinati in una sequenza specifica.
La giocoleria è una tecnica impiegata nell'allenamento ucraino, ed era tipica anche del connazionale Vasily Lomachenko. L'ex campione di piuma, superpiuma e pesi leggeri aveva dimostrato i suoi rilessi afferrando quattro monete, una per volta e con un unico movimento, dopo averle lanciate in aria. Usyk nel dicembre 2024 ha dimostrato di saper fare ancora meglio, facendolo con entrambe le braccia.
Certo, l'allenamento di Usyk non consta solo di esercizi e mentali e giocoleria, né si può dire che queste giochino una parte determinante rispetto ad altri, ma sottolineare l'attenzione data all'aspetto fisiologico e psicologico fa capire quanto sia studiato a 360° l'allenamento del campione che, ricordiamolo, va ormai verso i 40 anni.
La speranza di Dubois
Quando Daniel Dubois, forte del suo record di 22 vittorie con 21 ko e una sola sconfitta contro Joe Joyce (arrivata nel 2020 contro un Dubois ancora inesperto), si apprestava a recarsi in Polonia per affrontare Usyk, molti pensavano che potesse essere una minaccia seria per il campione del mondo.
Così però non è stata, almeno se si esclude l'episodio controverso alla quinta ripresa, anche in virtù di un Dubois ancora inesperto che non aveva mai affrontato avversari di alto livello. Stavolta invece potrebbe essere diverso perché l'inglese arriva dopo una spettacolare vittoria per ko contro Anthony Joshua per il titolo IBF lasciato vacante da Usyk. Dubois non ha solo vinto quell'incontro, ma ha surclassato il due volte campione dei massimi con 10 colpi al corpo.
Proprio il corpo, visto quanto è successo nel primo match, potrebbe essere un punto debole del pugile ucraino contro l'inglese. O almeno così si augurano all'angolo di Dubois, da dove ancora criticano la decisione dell'arbitro. Don Charles, allenatore di Dubois, ha parlato chiaramente di messinscena dell'ucraino: "Ha truffato l'abitro, dovrebbe ricevere un Oscar per quella performance". Accuse a cui Usyk ha risposto alla BBC: "Sono solo blah, blah, blah, parole vuote".
Nonostante l'episodio controverso e le accuse, i pugili hanno mantenuto la calma durante la conferenza stampa, e lo stesso Usyk ha ammesso di rispettare il suo avversario: "Ho rispetto per questo ragazzo. Lui è motivato, ma lo sono anch'io. Non sono vecchio, 38 anni non sono poi così tanti. Vedremo". Dubois è invece apparso determinato, e la speranza dei suoi fan è che non si blocchi come nel primo match: "In questo momento voglio solo vincere", ha detto. Scriverò il mio copione. Loro hanno scritto il loro copione e io scriverò il mio. Vincerò queste cinture, sarò il vincitore."
Per avere una possibilità dovrà fare però di più di quanto fatto nel primo incontro. Nel corso della sua carriera di 24 incontri, Dubois ha tirato una media di 44,3 pugni a round, ma contro Usyk la media è scesa a soli 34,1, nonostante i 40.000 tifosi che lo incitavano alla Tarczynski Arena di Breslavia
Ora il londinese lo affronterà in casa, a Wembley, dove Usyk non ha mai combattuto nel corso dei suoi 23 incontri da professionista (23 vittorie, 14 ko, nessuna sconfitta) ma ha vinto un oro Londra da dilettante dei massimi alle Olimpiadi del 2012. Basterà questo e l'esperienza del primo incontro per fare meglio?
Sicuramente Dubois dovrà impedire a Usyk di prendere il centro del ring e farsi punzecchiare dal suo jab come accaduto in Polonia, poi i pugni al corpo potrebbero essere una chiave, anche se Usyk e il suo staff hanno negato punti deboli - "Il core è molto forte" - e Usyk si è fatto filmare mentre si faceva prendere a bastonate con manganelli coperti di gommapiuma il tronco per minimizzare pubblicamente il problema.
Daniel "Dynamite" Dubois è dotato di grande potenza, soprattutto nel destro, ma finora aveva evidenziato limiti contro avversari più resistenti, risultando prevedibile e poco dinamico. Gli stessi difetti che l'hanno penalizzato contro l'esperto Usyk, ma l'inglese sembra essere migliorato sotto questi aspetti per quanto visto nell'incontro con Joshua.
Contro il connazionale, Dubois ha saputo giocare d'anticipo, colpendo con rapidità e con traiettorie misurate, riuscendo anche a eludere i colpi dell'avversario con un buon gioco di gambe. Qualcosa che fa ben sperare per vedere un match più combattuto del primo.
Per il resto, la tattica di Dubois sarà semplice, come dichiarato da lui stesso alla BBC: "Non appena suona il primo gong, il mio approccio è semplicemente cercare, distruggere, portare caos e ottenere la vittoria: cogliere l'attimo".
Il match, main event del programma, si terrà sabato notte alle 23.
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