Ultimo saluto a Pietrangeli: al Foro Italico la camera ardente tra Coppa Davis e le note di Aznavour

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Nicola Pietrangeli al Foro Italico, 11 maggio 2022
Nicola Pietrangeli al Foro Italico, 11 maggio 2022Photo by ANDREAS SOLARO / AFP

Il feretro del campione arriva poco prima delle 9 nel campo a lui dedicato, accolto dal trofeo della Davis del ’76, un maxi schermo con le sue immagini e la musica che amava. "Tutto come voleva lui", racconta il figlio Marco, commosso.

Il feretro di Nicola Pietrangeli arriva poco prima delle 9 quando si apre la camera ardente nel campo a lui dedicato al Foro Italico. Ad attenderlo il trofeo della Coppa Davis che ha vinto da capitano nel '76, dei fiori bianco azzurri, un maxi schermo installato con le sue immagini e le note di Charles Aznavour.

"Tutto come voleva lui - dice commosso il figlio Marco - Il posto e le musiche sono quelle".

Poi ancora: "Sì è commosso per l'ultima Davis vinta, per lui indossare la maglia azzurra era importante". Mentre sulle condoglianze in forma privata di Sinner dice di "non aver guardato".

Tra i primi a dare l'ultimo saluto a Pietrangeli c'è il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio. "Va via la storia e le storie come le sue non muoiono mai - le parole del numero 1 dello sport italiano -. Ci ha lasciato un messaggio del quale tutti dovremmo renderci conto".

La camera ardente resterà aperta al pubblico fino alle 12. Poi, alle 15, i funerali nella chiesa della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. 

Petrucci: "Era doveroso intitolargli campo al Foro"

"Questo stadio si doveva intitolare a lui, l'ho fatto volentieri". Lo ha detto Gianni Petrucci, oggi presidente Fip, presente alla camera ardente di Pietrangeli e che da n.1 del Coni fece intitolare il campo del Foro Italico all'ex campione di tennis.

Per Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma, Pietrangeli "era un'icona di stile" e "anche le sue critiche dimostrano l'intelligenza della persona che resterà eterna".

Uno dei figli di Pietrangeli, Filippo, invece, lo definisce "il nonno del tennis di oggi", mentre non entra nel merito delle condoglianze di Sinner effettuate in forma privata perché "ognuno fa quello che sente".

Tantissime poi le corone mandate, da quella della federazione tennis e padel a quella di Sport e Salute, fino allo stendardo della Lazio. Davanti al feretro anche due racchette una di quando vinceva e l'altra con cui ha partecipato a Tennis&Friends.

Principe Alberto: "Era un uomo splendido"

"Lo conoscevo da tanti anni. Era un uomo splendido. Ci tenevo a essere qui anche per la famiglia, sono molto emozionato".

Così il principe Alberto di Monaco arrivando alla Chiesa della Gran Madre di Dio di Roma per partecipare ai funerali di Nicola Pietrangeli. "Era sempre presente nei momenti più importanti della mia vita", ha aggiunto entrando nella chiesa.