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Tevez polemico: "Non ho scritto a Messi per il Mondiale, mi piaceva di più come giocava la Francia"

Tevez polemico: "Non ho scritto a Messi per il Mondiale, mi piaceva di più come giocava la Francia"
Tevez polemico: "Non ho scritto a Messi per il Mondiale, mi piaceva di più come giocava la Francia"Profimedia
L'ex attaccante argentino aggiunge un altro capitolo alla sua conflittuale storia con la nazionale del suo paese: "Non ho guardato molto i Mondiali e ho seguito prevalentemente la Francia".

Amare il Boca Juniors è sinonimo di un sentimento unico, e in questo Carlos Tevez non ha mai nascosto la sua passione smodata per il club della Ribera di Buenos Aires. Il classe 1984, che ha fatto il suo esordio e si è ritirato da calciatore con la maglia degli Xeneizes, ha sempre vissuto con distacco il suo impegno con la nazionale argentina, con la quale ha giocato appena 76 incontri e due sole edizioni dei Mondiali.

Mai del tutto amalgamato con la generazione che è stata capeggiata da Lionel Messi, l'ultimo idolo del Boca si è visto protetto solo durante il periodo in cui la panchina dell'Albiceleste era occupata da Diego Armando Maradona, che lo aveva sempre visto come il suo erede designato. Dopo il 2010, a parte l'edizione 2011 e 2015 della Coppa America, l'Apache non ha praticamente difeso i colori della sua nazionale per manifestazioni di rilievo. 

A confermare ulteriormente il suo distacco con il sentimento di appartenenza con la rappresentativa del suo paese sono arrivate le recenti dichiarazioni a Radio Mitre, dove Tevez ha ammesso: "Non ho guardato molto i Mondiali. E ho seguito prevalentemente la Francia, la squadra che più mi piaceva". Inoltre, l'Apache ha ammesso di non aver contattato direttamente Messi per congratularsi, confermando così la teoria secondo la quale i due non si sarebbero mai presi: "Non ho scritto a Messi perché deve aver avuto il telefono bollente. Ma sono contento che i miei figli abbiamo gridato i suoi gol". Il piccolo tentativo finale di mascherare una dichiarazione forte non cambia la sostanza: Tevez non si è mai sentito identificato con l'Argentina, al contrario di quanto accadeva con il Boca.

Uno degli episodi più controversi risale al 2003, quando il club Xeneize si negò a cedere il calciatore alla selezione under 20. Durante un incontro alla Bombonera, la storica curva popolare della 12 iniziò a cantare un coro contro la nazionale. Un coro al quale lo stesso Tevez partecipò saltando sulla grata come un tifoso qualsiasi.

Da quel momento la sua posizione fu piuttosto chiara, sebbene l'Apache non abbia mai negato il suo impegno con l'Albiceleste. Tuttavia, il confronto con Messi e i suoi anni a mezzo servizio prima del ritorno in grande con la maglia della Juventus lo misero ai margini del giro di una nazionale che aveva fatto la sua scelta da tempo. Il talento del fenomeno che faceva il bello e il cattivo tempo al Barcellona non era compatibile con le bizze del ribelle venuto fuori da un ambiente difficile.

La sua ultimissima uscita ha dato la conferma finale dell'assoluto disamore dell'Apache verso la Selección. Quella Selección che i tifosi del Boca hanno spesso mandato a quel paese. Una volta, accompagnati nel coro proprio da lui...