Le semifinali femminili hanno preso il via a Wimbledon e la prima aveva una chiara favorita. Aryna Sabalenka, numero 1 del mondo, si avvia verso la quarta finale del Grande Slam di fila dopo una difficile vittoria nei quarti di finale. Ma Amanda Anisimova, tornata ai massimi livelli e pronta per la Top 10, si preannunciava come un'avversaria temibile.
Si è trattato di un duello tra due giocatrici con la maggiore potenza di fuoco del WTA Tour. Servendo per prima, l'americana ha dimostrato di non sentire la pressione, sfoderando la prima di servizio e conquistando le prime due palle break dell'incontro nel sesto gioco, ma senza successo, prima di salvarne quattro nel game successivo. A quel punto la partita ha avuto l'odore di un knockout.
L'americana ha fatto piovere vincenti per mantenere il controllo dell'incontro. Sabalenka ha poi servito per rimanere nel set, ma Anisimova ha esercitato una pressione dantesca al rientro, ha avuto due set point e infine ha vinto l'incontro provocando un doppio fallo della numero 1 del mondo, che era nervosissima e si è trovata un set sotto.

Incredibile Anisimova
Meglio ancora, l'americana ha servito per prima e ha potuto continuare la sua pressione sulla risposta. Del resto, sembrava particolarmente calma sulla prima di servizio. Tuttavia, Sabalenka ha gradualmente riacquistato percentuali buone sua prima palla, la sua roccia nei momenti difficili. E quando la Anisimova ha provato a fare il suo gioco, non è riuscita a farlo. Fino al settimo game, quando l'americana ha ceduto il break con un doppio fallo.
Questo è stato l'inizio dei problemi per Anisimova, che ha anche visto la sua rivale conquistare il pubblico con un punto fenomenale. Messa alle strette, ha salvato quattro set point sul suo servizio, ma non è riuscita a impedire alla numero 1 del mondo di chiudere sul suo. L'incontro sembrava ormai indirizzato, come dimostra il break point della bielorussa nel primo game del terzo set. Ma Anisimova ha recuperato subito il gap per preparare quello che sarebbe stato un epico finale di partita.
ANISIMOVA, UNA STORIA DI CRESCITA E CARATTERE
Il break ha visto l'americana cogliere l'opportunità di strappare il servizio a una Sabalenka passiva per la seconda volta consecutiva, poi ha tenuto il suo con caparbietà per portarsi prima 4-1 e poi 5-2. Era difficile vedere Amanda Anisimova lasciarsi sfuggire la vittoria, ma doveva comunque fare la parte più difficile: finire il match.
Al servizio ha avuto la possibilità di chiudere l'incontro, ma i suoi nervi non hanno retto e ha ceduto un prezioso break point. Sabalenka doveva a quel punto servire per restare in partita, ma la bielorussa è andata sotto 0-40 e ha ceduto al quarto match point per perdere 6-4, 4-6, 6-4. Un'incredibile speranza dopo la semifinale al Roland Garros nel 2019 per l'americana, che a sei anni di distanza giocherà sabato la sua prima finale del Grande Slam.