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Wimbledon, Sinner è in finale per la prima volta: Djokovic sconfitto in tre set

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Jannik Sinner
Jannik SinnerGLYN KIRK / AFP
La semifinale dura meno di due ore e questa volta si impone l'italiano, che vendica le due precedenti sconfitte. Domenica la finalissima contro Alcaraz per dimenticare il Roland Garros.

Jannik Sinner è in finale a Wimbledon, per la prima volta! L'azzurro raggiunge l'ultimo atto nell'ultimo Slam che gli mancava battendo Novak Djokovic, che sino ad oggi sull'erba inglese era stato sempre indigesto.

Il numero uno del mondo, che sfiderà ancora una volta Carlos Alcaraz domenica, si è imposto 6-3, 6-3, 6-4 in un'ora e cinquantacinque minuti.

Match quasi mai in discussione

Inizio agguerrito da parte del numero 1 del mondo, come era avvenuto in tanti match recenti ad esclusione di quello contro Grigor Dimitrov.

Forte di alte percentuali al servizio, molto efficace così come contro Ben Shelton nonostante il gomito ancora fasciato (solo due punti persi), l'azzurro ha giocato alla grande il terzo game breakkando il serbo e portandosi 2-1, un vantaggio che lo ha aiutato poi a gestire il parziale fino al 6-3, frutto di un secondo break nel nono gioco.

Il secondo set si articola quasi in fotocopia, con l'azzurro che scappa subito avanti grazie al break nel primo gioco e conduce senza mai rischiare di essere insidiato dal serbo, evidentemente affaticato nel tentativo di tenere testa all'altoatesino.

Jan arriva a set point già nel 5-2, ma alla fine deve accontentarsi del game successivo, copiando e incollando lo stesso punteggio del primo parziale e avvicinandosi sensibilmente alla finale con percentuali molto alte al servizio e una brillantezza notevole negli spostamenti.

Nel terzo set, quando Novak Djokovic sembrava spacciato anche perché dolorante alla gamba destra, l'azzurro viene breakkato per la prima volta nonostante un vantaggio di 30-0 e si ritrova 3-0.

Il serbo, sciupata l'occasione di salire addirittura 4-0 e in poco tempo la mancata chance si rivelerà un tragico fuoco di paglia: Jannik Sinner ne approfitta, torna in cattedra e vince tre game consecutivi portandosi sul 3-3, poi altri due salendo 5-3 ad un solo passo dalla finale.

Il 38enne prova a resistere anche nel nono gioco salvando due match point con il servizio, ma in quello successivo non può nulla contro le ambizioni del numero 1 del mondo, che si guadagna la finale con merito.

Sinner raggiante: "È incredibile, ma dietro c'è tanto lavoro"

"Era il torneo che guardavo da giovane in tv, non mi sarei mai immaginato di giocare la finale, è incredibile. Qui ci sono mio papà e mio fratello e raggiungere questo risultato è ancora più bello, ma dietro c'è tanto lavoro". Così Jannik Sinner dopo aver raggiunto la finale a Wimbledon, battenndo Novak Djokovic.

"Ho servito bene, mi sono mosso molto meglio oggi, ma credo che lui nel terzo set non stesse bene - ha aggiunto -. Io ho cercato di giocare al meglio soprattutto nei momenti importanti. Sono molto contento. Ora vedremo che succederà in finale. Sarà un grande onore dividere il campo con Alcaraz".

La promessa di Djokovic: "Tornerò almeno un'altra volta"

"Non ho intenzione di concludere la mia carriera a Wimbledon oggi. Tornerò almeno un'altra volta", ha promesso Novak Djokovic in conferenza stampa dopo la sconfitta in semifinale con Jannik Sinner.

Indebolito da un infortunio alla coscia, il serbo ha indicato che questo problema fisico lo ha "in qualche modo" penalizzato contro Sinner. "Non è stata una sensazione piacevole in campo, sono deluso di non essere riuscito a muovermi come speravo. Ma non voglio parlare nei dettagli del mio infortunio e lamentarmi, voglio invece congratularmi con Jannik".

"La realtà mi sta colpendo come mai prima, è difficile per me accettarlo - ha sospirato Djokovic -. Quando sono fresco e in salute, sono ancora in grado di giocare un ottimo tennis. Ma giocare partite al meglio delle cinque è stata una vera sfida per me quest'anno", ha ammesso il 38enne ex n.1 al mondo. Nelle semifinali degli Slam, "dovrò affrontare Sinner o Alcaraz - ha concluso - Questi ragazzi sono giovani e in salute. Lo accetto, cerco di trarre il meglio dalla situazione".