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US Open, Sinner chiarisce: "Fisicamente mi sento bene, a Cincinnati ho avuto un virus"

Jannik Sinner
Jannik SinnerSARAH STIER / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP
Il numero 1 del mondo spiega in conferenza stampa: "L'hanno avuto anche altri giocatori. Mi sono ripreso quasi del tutto, non ancora al 100%, ma puntiamo ad arrivarci in un paio di giorni".

"Sono molto felice di essere tornato qui. È un grande torneo. È ovviamente l'ultimo Slam che abbiamo in questa stagione, quindi le motivazioni sono molto alte. Fisicamente mi sento bene. A Cincinnati ho avuto un virus che hanno avuto anche altri giocatori. Mi sono ripreso quasi del tutto, non ancora al 100%, ma puntiamo ad arrivarci in un paio di giorni. Quindi dovrebbe andare tutto bene per il torneo": così Jannik Sinner, in conferenza stampa a Flushing Meadows, come riporta il sito di Sky Sport. 

Poi prosegue: "Qui conta molto se giochi di giorno o di notte. Ci sono tanti piccoli dettagli che rendono questo Slam diverso. È un torneo molto difficile da giocare".

Kopriva il prossimo avversario

L'azzurro, lunedì scorso, ha interrotto dopo appena 23 minuti la finale di Cincinnati contro Carlos Alcaraz per un malessere che gli ha impedito di continuare a giocare.

Nel frattempo è stato sorteggiato il tabellone di singolare maschile e il numero 1 del mondo esordirà contro il ceco numero 87 al mondo Vit Kopriva, tra lunedì e martedì.

Sulla rivalità con Alcaraz

Sinner parla poi della rivalità con Alcaraz "Siamo due giocatori diversi. Lui è ovviamente molto veloce in campo. Con altri giocatori il punto a volte potrebbe finire, ma lui arriva su certe palle e quindi legge il gioco in modo diverso - dice - Ora ci conosciamo meglio. È un gioco molto tattico. Abbiamo stili diversi, di gioco ma anche come siamo dentro e fuori dal campo. Siamo semplicemente diversi. Allo stesso tempo però è bellissimo da vedere, perché rende tutto molto interessante. L'unica cosa che abbiamo in comune è che ci alleniamo duramente. Facciamo scelte in funzione del tennis. In questo momento è la nostra priorità, come deve essere, perché sono i piccoli dettagli che fanno la differenza".

"Il sogno era entrare nei primi 100"

"Ai miei genitori dissi - ero giovane quando sono andato via di casa - che se a 23 o 24 anni non fossi stato nei primi 200 avrei smesso, perché non potevamo permettercelo con i soldi che avevamo - rivela in conferenza stampa - Viaggiare per i tornei costa tanto. Se hai un coach, ancora di più. Sono stato molto fortunato perché già a 18 anni ho iniziato a guadagnare, e lì mi sono sentito più sicuro. Quando sei giovane, dici solo un sogno. Non ci credi nemmeno davvero. A volte dicevo: voglio diventare numero 1 del mondo, o vincere uno Slam. Ma erano solo sogni. La posizione in cui sono oggi era ben oltre i miei sogni. Adesso è diverso. Ora capisco il mio potenziale. Capisco che se gioco bene posso vincere tornei. La prospettiva è diversa. Ma se mi chiedi da giovane, il mio sogno era solo entrare nei primi 100. Sarebbe stata la mia felicità. Tutto quello che è arrivato dopo è un grande extra".

Sull'edizione 2024 e il ritorno di Ferrare nel team

Sinner è tornato sull'edizione scorsa dello US Open, disputata a pochi giorni dalla rivelazione del caso clostebol: "Adesso mi sento diverso, certo. L'anno scorso era una situazione molto più stressante, anche perché arrivata proprio prima di uno Slam - spiega - È stato difficile gestire tutto. Anche per me che sono ancora giovane".

Sul ritorno di Umberto Ferrara nel suo staff: "Abbiamo già detto tutto nel comunicato - spiega -. Non voglio aggiungere altro. Per me è finita. Ci concentriamo di nuovo sul duro lavoro e sul migliorare come atleta. Questo è ciò che conta adesso".

Allenamento con Michelsen

Dopo l'allenamento di ieri con l'argentino Francisco Comesana oggi Sinner si è allenato per due ore con lo statunitense Alex Michelsen (mentre sul campo adiacente Alcaraz si allenava con Karen Khachanov), sotto lo sguardo attento di Simone Vagnozzi e Darren Cahill.

Cresce dunque l'attesa per l'US Open, ultimo Slam stagionale e da quest'anno, con un aumento del 20% sul montepremi totale rispetto all'anno scorso, diventa il torneo tennistico ufficiale più ricco di sempre. I vincitori del singolare staccheranno un assegno record da 5 milioni di dollari: il 39% in più rispetto allo scorso anno.