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Sinner volta subito pagina: "Dovrò cambiare qualcosa, cercherò di uscire dalla comfort zone"

Sinner e Alcaraz a fine gara
Sinner e Alcaraz a fine garaCHARLY TRIBALLEAU / AFP
Il tennista altoatesino, sconfitto ieri sera a New York da Carlos Alcaraz, ha fatto capire di voler dare una svolta al suo tennis. "Credo sia quello che devo fare per cercare di diventare un giocatore migliore, che in fin dei conti è il mio principale obiettivo".

Dopo la sconfitta di ieri sera (2-6, 6-3, 1-6, 4-6) nella finale degli US Open contro Carlos Alcaraz, Jannik Sinner ha fatto capire di voler dare un cambio di rotta al suo modo di intendere il tennis. Nella notte italiana, infatti, il tennista altoatesino ha dichiarato: "Cercherò di uscire dalla mia comfort zone, magari anche perdendo qualche partita, ma cercando di essere più imprevedibile. Cambierò qualcosa al servizio, ma non è che a Pechino diventerò mancino".

Sinner ha poi argomentato: "Oggi mi sono sentito molto in difficoltà al servizio, ma già durante il torneo è stato così. Ci vuole tempo, uno dei segreti è anche la pazienza. Non è che a Pechino diventerò mancino! (ride, ndr). Ci vorrà tempo, magari saranno piccoli cambiamenti, magari invece cambierò molto. Vedremo". 

Miglioramenti

Riguardo la rivalità con Alcaraz, ha poi detto: "Sto cercando di essere più preparato per la prossima partita che giocherò contro di lui. Credo anche che dipenda da come arrivi a giocare contro Carlos: una cosa è quando il punteggio delle partite precedenti è sempre favorevole, ma se tu fai sempre la stessa cosa, come ho fatto io ad esempio durante questo torneo - non ho fatto un solo serve & volley, non ho fatto molte smorzate - arrivi a un punto dove affronti Carlos in cui sei chiamato a uscire dalla tua comfort zone". 

Il suo obiettivo è dunque chiaro, dare una sferzata: "Cercherò di farlo, magari anche perdendo qualche partita d'ora in poi, ma cercando di apportare alcuni cambiamenti, cercando di essere un po' più imprevedibile come giocatore. Credo sia quello che devo fare per cercare di diventare un giocatore migliore, che in fin dei conti è il mio principale obiettivo.

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Poi, ha concluso: "Cambierò alcune piccole cose al servizio, che però possono fare grande differenza. Poi vediamo come andrà, ma non vedo l'ora di giocare di nuovo questo genere di partite. Una cosa nuova è che da ora non sarò più numero 1 del mondo, quindi cambierà anche l'approccio: ora si va a caccia".