Dopo Pechino e qualche problema fisico, il tennista italiano affronta Altmaier con fiducia. Il lavoro su gioco e dettagli prosegue, pronto a sperimentare e gestire le situazioni di pressione in campo.
Dopo il successo di Pechino, Jannik Sinner si prepara a ripartire da Shanghai, con l’obiettivo di difendere il titolo Masters 1000 conquistato dodici mesi fa. Reduce da qualche problema fisico nella semifinale contro de Minaur, il tennista italiano affronterà Altmaier al primo turno.
"È fantastico essere di nuovo qui. È un torneo molto speciale", ha dichiarato Sinner, che arriverà in tabellone direttamente dal secondo turno. "Le condizioni sono decisamente diverse rispetto a Pechino, quindi ho solo una sessione di allenamento per prepararmi, ma vedremo. Sarà una sfida molto, molto difficile e tosta. Non si sa mai cosa succederà, vedremo".
Il giovane azzurro, che dopo la finale persa contro Carlos Alcaraz allo US Open aveva promesso di lavorare su alcuni dettagli del suo gioco, ha già mostrato segnali di cambiamento a Pechino, con discese a rete e qualche accenno di serve and volley. "Non sono l'unico a cambiare", ha spiegato in conferenza stampa pre-torneo.
"Se chiedete a ogni giocatore, tutti stanno cambiando qualcosa e cercano di migliorare. Non si tratta di rivoluzioni, ma solo di aggiustare un paio di cose, cercando di migliorare come giocatori, come fanno tutti gli altri. Alcuni colpi hanno funzionato leggermente meglio rispetto ai mesi precedenti, altri possiamo ancora migliorare. Ma è anche normale, più gioco e più ho la possibilità di provare quante più cose possibili. Vedremo, ma siamo abbastanza soddisfatti del lavoro che stiamo facendo".
Il guerriero
In merito al dibattito sul calendario, l’italiano - omaggiato con il suo personalissimo guerriero di Xian - ha preferito mantenere un approccio equilibrato, evitando critiche dirette alle osservazioni di Alcaraz: "Non voglio criticare nulla. Ognuno la pensa in modo diverso... Direi che possiamo ancora scegliere come giocatori. Il calendario è quello che è".
"Come sto? Mi sento bene, l'ho detto prima di disputare la finale a Pechino che ero pronto. Qui la situazione è diversa, tutto è più umido, più caldo, non so come mi sentirò in campo, ma almeno avrò un giorno di riposo. Domani avrò più informazioni sul mio corpo e sulla mia mente, lì inizierò a prepararmi per il mio match, vedremo come va".
Infine, parlando della gestione dei momenti di pressione, Sinner ha raccontato le sensazioni vissute durante Pechino, quando è riuscito a salvare palle break partendo da 0-40: "Non so se sia una cosa naturale. Cerco di concentrarmi sulla migliore opzione in ogni momento, a volte funziona molto bene e altre si commettono errori. È normale e bisogna accettarlo. In generale cerco sempre di spingermi, di portarmi al limite, cerco di mettermi nella posizione in cui posso dire di essere io a prendere le decisioni giuste in campo. Puoi commettere errori ed è normale, è così che approfondisco nei momenti di pressione di ogni partita".