Grandissima Jasmine. Opposta alla sorprendente statunitense Peyton Stearns, l'azzurra soffre pene dell'inferno nel primo set e perde subito il servizio a 30 nel secondo gioco. Sotto i colpi potenti di dritto della sua avversaria va sotto fino al 4-1, poi nel settimo gioco recupera il break, ma è costretta di nuovo a cedere il servizio nel game successivo mandando la Stearns a servire per il set.
Qui, sorretta dal tifo del Centrale, annulla due set point e strappa il servizio recuperando il vantaggio dell'avversaria. Soffre ancora nel game successivo e si vede costretta ad annullare un altro set point prima di riportare l'incontro sul 5-5.
L'avversaria, frustrata dalle numerose occasioni perse, inizia a commettere qualche errore di troppo e Paolini li sfrutta per strappare il servizio ai vantaggi e andare a servire per il set, dove non ha problemi e chiude a 15. Un'altra fantastica rimonta per Jasmine qui a Roma, come con Ostapenko e Shnaider.

Molto più agevole il secondo set, vista la stanchezza della Stearns che non riesce a colpire più con la precisione e la potenza di inizio partita, anche perché l'azzurra cerca di non rendergli la vita facile con il dritto.
Jasmine strappa il servizio nel terzo gioco e si ripete nel quinto alla terza palla break portandosi sul 5-1. Con la Stearn ormai alle corde, l'azzurra può chiudere comondamente il match 7-5 6-1. In finale troverà una tra Coco Gauff e Qinwen Zheng.
"La finale è un sogno, tutto pazzesco"
"Sono contentissima, non so cosa dire. Un sogno. È un sogno giocarsi la finale qui". Lo ha detto Jasmine Paolini dopo aver raggiunto la finale degli Internazionali. "Grazie a tutti che ci tifate e sostenete sempre - ha aggiunto -. È bellissimo quando urlano il tuo nome. Oggi c'è stata una partenza in salita. Menomale che ci siete stati voi, abbiamo vinto una partita insieme. All'inizio non avevi buone sensazioni, poi sono cresciuta. Ora spero di giocare un altro match, è tutto pazzesco".
Poi Jasmine ricorda quando veniva col padre a vedere le partite al Foro Italico: "Quando sono venuta qui lo facevo solo perché mi piaceva il tennis, per questo essere in finale è ancora di più un sogno".