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Atp Pechino, Sinner batte in finale Tien e punta Alcaraz: l'obiettivo è riprendersi il trono - VIDEO

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Jannik Sinner
Jannik SinnerPEDRO PARDO / AFP

Con il successo in finale sullo statunitense, l’azzurro conferma la sua continuità e rilancia la corsa al vertice ATP: con Shanghai e Vienna all’orizzonte la sfida con Alcaraz entra nel vivo.

Jannik Sinner aggiunge un nuovo tassello alla sua collezione di trionfi: la vittoria nella finale di Pechino contro lo statunitense Learner Tien (6-2, 6-2) non è, però, soltanto un altro trofeo, ma un segnale chiaro in chiave ranking mondiale.

Con Carlos Alcaraz vincitore a Tokyo ma fermo ai box per il Masters 1000 di Shanghai, il numero 2 al mondo ha adesso davanti un cammino che potrebbe portarlo al primo posto del ranking ATP: per riuscirci, tuttavia, dopo Pechino, serviranno i successi anche a Shanghai e a Vienna. Un obiettivo enorme, ma che dopo l’ennesima dimostrazione di solidità appare tutt’altro che irrealizzabile.

Gli highlights del match
Flashscore

Sinner domina

La finale di oggi non è stata mai davvero in discussione. Sinner ha imposto da subito il proprio ritmo, con una partenza che ha indirizzato l’incontro già al primo game: break immediato e sensazione netta che Tien non potesse reggere gli scambi prolungati da fondo.

Il giovane statunitense, che si era guadagnato la finale approfittando del ritiro di Medvedev in semifinale dopo aver eliminato Cobolli e Musetti (anche lui ritirato), ha mostrato lampi di talento ma non ha avuto la costanza necessaria per scalfire le certezze di Jannik. Nel quinto game un altro break ha ampliato il divario, consentendo all’azzurro di chiudere il primo set in 34 minuti con il punteggio di 6-2. 

Game, set, match... e obiettivo primo posto 

Il secondo parziale ha seguito un copione simile, anche se Tien ha provato con orgoglio a restare aggrappato al match sprecando, però, una palla break al sesto game che lo avrebbe riportato in partita. Il solco decisivo, così, si è rivelato quello tracciato nel gioco precedente, quando Sinner ha alzato i giri, forzando l’errore del rivale e conquistando il break che ha definitivamente spostato a suo favore l'inerzia della finale.

Da lì in avanti, la gestione è stata impeccabile. L’azzurro non ha tremato e ha chiuso la finale senza concedere alcuna vera opportunità all’avversario, a testimonianza di una superiorità che non è mai stata in discussione.

E così, il primo passo verso il ritorno al numero uno è stato compiuto. Ne mancano altri due e non sarà affatto semplice, ma la sfida a Alcaraz per la vetta mondiale è ufficialmente lanciata

Le statistiche del match
Le statistiche del matchOpta

Le parole di Jannik

"Questo è un posto speciale per me - ha sottolineato l'azzurro alla fine del match - . Inizio da Learner. So che alle tue spalle c'è un grande team: in tutta la stagione hai dimostrato il tuo grande talento. Ti auguro il meglio per il resto dell'anno e per la tua carriera. Spero di poter condividere con te altri momenti in carriera".

"Grazie al mio team. Non è al completo qui, ma spero che gli altri stiano seguendo da casa. Grazie alle persone che mi circondano: cerchiamo di migliorare e spingere. Vediamo come sarà il finale di stagione, ma sono contento di condividere questo con voi. Grazie a tutti coloro che lavorano nel torneo: ci fate sentire a casa, sono sempre contento di tornare qui. Il sostegno è stato incredibile sin dal primo giorno, speriamo di rivederci l'anno prossimo"

"Calendario fitto? Si può sempre scegliere"

In conferenza stampa Sinner, va oltre: "I tornei stanno diventando anche più lunghi. I Masters 1000 sono eventi che durano praticamente due settimane. Quindi sì, a un certo punto penso che devi saltare qualche torneo. Ma ognuno la pensa in modo diverso, e puoi sempre scegliere"

"Io - ha aggiunto Sinner - l'anno scorso ho saltato un paio di tornei perché pensavo fosse la scelta giusta per il mio corpo e la mia mente. Anche quest'anno, per esempio, non ho giocato a Toronto o Montreal. Puoi sempre scegliere, anche se i tornei sono mandatory. Io ho sempre scelto, e continuerò a scegliere, quello che è meglio per me". Anche se, ha aggiunto, "è molto difficile quando hai 23 o 24 anni, perché sei ancora giovane, capire appieno il tuo corpo e cosa sia meglio fare. Ed è proprio per questo che hai intorno a te le persone migliori possibili, che cercano di guidarti un po' nei momenti giusti".

Sinner ha poi spiegato quale e' il legame particolare con il torneo di Pechino: "Quando vinci di nuovo dove hai già vinto un titolo, quello è un luogo davvero speciale. La vittoria di due anni fa è stata sicuramente un punto di svolta per la mia carriera, giocando un ottimo tennis contro grandi avversari. Questo lo ricorderò sempre"