Sconfitto dal kazako Alexander Bublik (numero 62 al mondo) dopo aver condotto il match per due set a zero, il 26enne australiano di origine uruguaiana è apparso particolarmente abbattuto in conferenza stampa.
"Sono mentalmente stanco, un po' bruciato. C'è stato troppo tennis", ha confessato De Miñaur nel tentativo di spiegare la sua uscita prematura, prima di sottolineare il sovraccarico di impegni.
Due giorni di riposo
"È necessario accorciare il calendario", costellato di tornei ATP da gennaio a novembre. "Quello che non è normale è che per tre o quattro anni ho due giorni di riposo dopo la Coppa Davis e inizio direttamente la preseason", ha lamentato il giocatore australiano.
"E una volta iniziata la stagione, non si ferma più fino al 24 novembre", data in cui tradizionalmente si conclude la Coppa Davis.

"Quello che succederà è che le carriere dei giocatori si accorceranno sempre di più perché si esauriranno mentalmente, è troppo tennis", ha aggiunto.
Queste parole sono sulla stessa linea di quelle pronunciate da Casper Ruud, con problemi al ginocchio destro ed eliminato al secondo turno mercoledì, che ha lamentato la difficoltà di prendersi settimane di riposo durante la stagione, anche in caso di infortunio.
Giocare per obbligo
"Ti senti obbligato a giocare a causa delle regole dell'ATP. Negli eventi obbligatori, abbiamo l'impressione che ci sia molto da perdere se non si va, se non si gioca, in termini di guadagni, di classifica, di opportunità", ha spiegato il norvegese.
Come specificato nel regolamento ATP, ogni giocatore tra i primi 30 è obbligato a partecipare a tutti gli eventi Masters 1000, alle ATP Finals se qualificato, e a cinque tornei ATP 500 all'anno.
In caso di assenza da uno di questi eventi, il giocatore perde il 25% del suo bonus annuale, il 50% per due assenze e addirittura il 100% per quattro o più.
"Quando non ci presentiamo, le sanzioni (finanziarie) sono pesanti. Questo costringe i giocatori anche se sono infortunati o malati. E non credo che sia molto giusto", ha continuato il due volte finalista del Roland Garros.
"La mia classifica attuale ha tre zeri perché ero infortunato e non ho potuto giocare a Cincinnati, Montreal e Shanghai, il che è ridicolo secondo me", ha insistito De Minaur.
Sebbene non sia prevista alcuna penalità finanziaria per la mancata partecipazione agli Slam, la quantità di punti in palio fa sì che pochi giocatori ci rinuncino.