Altri

Rybakina doma Paolini e vola in semifinale a Ningbo: l’azzurra ko in due set ma vola alle Finals

Aggiornato
Jasmine Paolini
Jasmine Paolini- / AFP

La toscana ha lottato con il solito cuore, ma la kazaka ha imposto la propria legge sul Centrale di Ningbo, chiudendo 6-3, 6-2 e conquistando l’accesso alla finale del WTA 500 cinese. Sconfitta che non brucia perché l'azzurra accede comunque alle Finals.

Paolini e Rybakina si giocavano l’accesso alle WTA Finals di Riyad, con l’azzurra che avrebbe ottenuto la qualificazione matematica in caso di vittoria. La semifinale di Ningbo era quindi carica di tensione e significato: Jasmine affrontava la kazaka a un anno di distanza dal loro ultimo confronto, il 2 novembre 2024, quando la toscana aveva avuto la meglio alle WTA Finals vincendo 2-0 (7-6, 6-4).

Prima di questo incontro, le due tenniste si erano affrontate cinque volte in carriera: 3 vittorie per Paolini e 2 per Rybakina. Sul cemento cinese, però, a prevalere è stata l'attuale numero 9 al mondo, che ha saputo smorzare l’entusiasmo dell’azzurra con un tennis di grande qualità.

La kazaka ha imposto il proprio ritmo fin dal primo set e ha preso il controllo del match, conquistando l’accesso alla finale del WTA 500 di Ningbo con un 6-3, 6-2 in un'ora e 30 minuti.

Partenza forte per Jas, poi il break di Rybakina

Jasmine ha iniziato forte con un passante vincente, portandosi 15-0, ma Elena Rybakina ha subito risposto con potenza e precisione, annullando una palla break e chiudendo il primo game ai vantaggi con un ace.

Paolini si è fatta sentire nel secondo game e ha pareggiato 1-1 con un turno di servizio impeccabile, confermando poi la propria qualità nel quarto gioco, annullando un’altra palla break e rispondendo colpo su colpo con un cross perfetto e un dritto lungolinea in corsa.

La svolta nel set è arrivata nell’ottavo game: Rybakina ha guadagnato la prima palla break grazie a un errore di rovescio di Paolini, cancellata immediatamente dalla toscana con una prima vincente. La kazaka ha continuato a premere con tre palle break consecutive, frutto di risposte perfette e aggressive. Le prime due sono state annullate da Paolini con grande coraggio, ma sulla terza Rybakina ha trovato un dritto inside-out chirurgico.

L'azzurra ha provato a restare nel set, ma la kazaka ha chiuso 6-3, consolidando il break e imponendo il proprio ritmo nei momenti chiave. 

Chiusura chirurgica della kazaka

Nel secondo set, Jasmine Paolini è partita con determinazione, ma è subito stata messa sotto pressione dalla potenza di Rybakina. Sul 3-2, la kazaka ha scatenato la sua forza in risposta, salendo velocemente sul 40-0 e guadagnandosi ben tre palle break, ma Paolini ha risposto con grande lucidità, annullando tutte le chance di break con una serie di colpi straordinari.

Il momento decisivo è arrivato al quarto tentativo, quando una risposta perfetta di Rybakina ha finalmente piegato la resistenza della toscana, che ha visto il servizio strappato nel punto più critico.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchFlashscore

La toscana ha provato a restare aggrappata al match, ma il break ha dato ulteriore slancio alla numero 9 del mondo, che ha continuato a martellare da fondo campo con precisione chirurgica. Sul 4-2, un nuovo passaggio a vuoto di Paolini ha spalancato la strada al doppio break: un altro turno di battuta perso, il terzo dell’incontro, che ha di fatto chiuso i giochi. Rybakina ha gestito senza tremare l’ultimo game al servizio e ha sigillato il secondo set 6-2, guadagnandosi con autorità un posto in finale. 

Finals ugualmente centrate

Nonostante il ko, l'azzurra parteciperà comunque alle WTA Finals di Riyad, dall'1 all'8 novembre, insieme a Sabalenka, Swiatek, Gauff, Pegula, Anisimova e Keys: Paolini era già tra le protagoniste nel doppio. L'ottava partecipante sarà una tra Rybakina e Andreeva, entrambe in finale al Ningbo Open:

Tutte e due sono dietro a Paolini, nella Pif Race, e Andreeva non gioca più in questa settimana (non è iscritta ai tornei che rimangono e non ha wild card) e, se battuta, non potrebbe più scavalcare l'azzurra.