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Jim Courier definisce "molto strano" e "preoccupante" il ritiro shock di Djokovic a Roma

Novak Djokovic durante il match perso agli ottavi di finale contro l'italiano Matteo Arnaldi a Madrid
Novak Djokovic durante il match perso agli ottavi di finale contro l'italiano Matteo Arnaldi a MadridReuters / Juan Medina
La mancata partecipazione del serbo agli Internazionali d'Italia ha sorpreso tutti. Il balcanico, infatti, giocherà il Roland Garros senza aver vinto una partita sulla terra battuta in questa stagione, come ha detto l'ex vincitore del torneo

Novak Djokovic, che compirà 38 anni tre giorni prima dell'inizio del secondo Slam dell'anno, il 25 maggio, sta attraversando un periodo triste e di bassa forma. In questo mese, infatti, è stato sconfitto nei suoi incontri di apertura dei tornei Masters di Monte Carlo e Madrid.

Il serbo avrebbe dovuto iniziare la sua avventura sulla terra battuta a Roma prima di tornare a Parigi, dove ha vinto l'oro olimpico l'anno scorso, ma ieri ha dichiarato di voler saltare l'evento Masters 1000 del Foro Italico, senza fornire una motivazione.

"È preoccupante. È preoccupante per me che sono un fan di Novak", ha detto Jim Courier, che ha vinto due volte il Roland Garros nel 1991 e nel 1992, a Tennis Channel. Lo statunitense ha aggiunto che Roma sarebbe stata la sede perfetta affinché il serbo trovasse il suo ritmo di gioco, in quanto presentava condizioni simili a quelle di Parigi senza il problema di giocare in altitudine a Madrid.

"Se dovessi giocare una partita tra Madrid e Roma, Roma sarebbe quella che vorresti giocare per prepararti al Roland Garros", ha continuato Courier.

Djokovic, che è a caccia del 100° titolo ATP e del primo dopo il trionfo alle Finals del 2023, dopo la sconfitta a Madrid ha detto che sta cercando di fare i conti con una "nuova realtà" nel tennis, in cui sta solo "cercando di vincere una partita o due".

"Non so cosa pensare, ma non mi piace la sensazione che ho nello stomaco. È una cosa molto strana annunciare un ritiro ora, con largo anticipo, e vedremo cosa significherà quando arriveremo al Roland Garros", ha concluso Courier.