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The Base Line: Rybakina spietata domina a Riyadh, Djokovic conquista il suo 101° titolo

Elena Rybakina del Kazakistan festeggia dopo aver battuto Aryna Sabalenka
Elena Rybakina del Kazakistan festeggia dopo aver battuto Aryna SabalenkaSTR/NurPhoto / Shutterstock Editorial / Profimedia

La nostra rubrica fissa, The Base Line, torna questa settimana per tenervi aggiornati sul ritmo incessante e frenetico dei circuiti ATP e WTA. Chi ha vinto, chi ha faticato a lasciare il segno e che momento in particolare ha illuminato il mondo del tennis?

Vincitori dei titoli

Elena Rybakina ha portato la sua striscia di vittorie a 11 partite sabato sera, conquistando il titolo delle WTA Finals battendo la numero 1 del mondo, Aryna Sabalenka, 6-3, 7-6(0) a Riyadh. 

Rybakina si è aggiudicata 5,235 milioni di dollari per la vittoria, mentre Sabalenka ha portato a casa 2,695 milioni come finalista. Nonostante la sconfitta a Riyadh, Sabalenka può comunque sorridere: i 13.008.519 dollari di premi vinti in questa stagione rappresentano un record assoluto, superando il primato di Serena Williams del 2013 (12.385.572 dollari).

Per Sabalenka si tratta della seconda sconfitta nella finale del torneo di fine stagione, dopo quella subita contro Caroline Garcia nel 2022.

Per Rybakina è stato un finale di stagione brillante, dopo aver vissuto momenti difficili sia a livello emotivo che professionale all’inizio dell’anno, quando il suo allenatore, Stefano Vukov, era stato temporaneamente sospeso dal circuito per presunti comportamenti abusivi e lei non era riuscita a raggiungere i quarti di finale in nessuno dei quattro Slam.

Nel frattempo, Novak Djokovic ha conquistato il 101° titolo della sua carriera vincendo gli Hellenic Championships, dopo aver superato una dura battaglia contro l’italiano Lorenzo Musetti nella finale di sabato ad Atene, rimontando da un set di svantaggio e imponendosi 4-6, 6-3, 7-5.

Tuttavia, la vittoria sofferta nella capitale greca ha avuto un costo elevato per il 24 volte campione Slam, che è stato poi costretto a ritirarsi dalle ATP Finals di Torino a causa di un problema persistente alla spalla.

Prima della finale di Atene, Musetti era sotto forte pressione per conquistare il titolo e superare Felix Auger-Aliassime nell’ultimo posto disponibile per le ATP Finals. Tuttavia, dopo il ritiro di Djokovic, Musetti ha preso il suo posto e parteciperà per la prima volta al gran finale di stagione.

Grazie al successo di Atene, Djokovic ora è a due titoli da Federer nella classifica all-time dell'ATP Tour guidata da Jimmy Connors con 109 titoli.

Infine, in una settimana di tennis mozzafiato, Learner Tien è diventato il nono vincitore esordiente dell'ATP Tour in questa stagione, con una vittoria al cardiopalma sabato al Moselle Open di Metz contro Cameron Norrie 6-3, 3-6, 7-6(6).

Con il successo a Metz, Tien è diventato il primo teenager americano a vincere un titolo a livello ATP dal 2002, quando Andy Roddick si impose per la prima volta a 19 anni. 

I più in difficoltà

Eliminato al primo turno sia a Basilea che a Parigi, Giovanni Mpetshi Perricard è inciampato di nuovo a Metz, battuto da Vitaliy Sachko, lucky loser e numero 222 del mondo.

Il francese sta attraversando un periodo complicato, soprattutto con il gioco di risposta, considerato tra i peggiori dell’ATP Tour, oltre a una generale mancanza di costanza e problemi fisici. La sua debolezza in risposta spesso annulla l’efficacia del suo ottimo servizio e, sebbene abbia avuto qualche momento positivo, le sconfitte nei primi turni sono numerose. 

Mpetshi Perricard occupa l’ultimo posto nell’ATP Tour in ben 14 categorie relative alla risposta, riuscendo a strappare il servizio all’avversario solo nel 10% circa delle sue partite.

La sconfitta di Metz ha chiuso un anno difficile per il 22enne, che ha raccolto 17 vittorie e 26 sconfitte. I suoi migliori risultati sono arrivati a Brisbane e Winston-Salem, dove ha raggiunto le semifinali, ma ora rischia di uscire dalla top 50 e dovrà trovare maggiore continuità se vorrà tornare a essere una minaccia nel circuito nel 2026.

Momento da ricordare

Mai sottovalutare Pablo Carreño Busta. Lo spagnolo, 34 anni, domenica ha conquistato il titolo all’Alicante Ferrero Challenger, superando il francese Hugo Grenier 4-6, 6-1, 6-4 in una finale emozionante alla JC Ferrero Tennis Academy.

Per Carreño Busta, che per anni è stato considerato una giovane promessa proprio alla JC Ferrero Tennis Academy, il trionfo ha avuto un significato speciale: sollevare il trofeo nel luogo dove è iniziata la sua brillante carriera ha rappresentato un momento personale e toccante, come se il suo percorso fosse tornato al punto di partenza. 

Il veterano spagnolo non ha mai pensato di chiudere la carriera, nonostante abbia affrontato difficoltà che avrebbero spinto molti altri a mollare.

Carreño Busta, che ha raggiunto la posizione numero 10 del ranking mondiale a settembre 2011, ha scelto di operarsi al gomito a novembre 2023, un anno dopo l’inizio del dolore. Quando è tornato nel circuito, al Roland Garros della scorsa stagione, il nativo di Gijon si è ritrovato al numero 1.049 della classifica ATP.

Oggi, grazie al successo del weekend, Carreno Busta è risalito fino alla posizione 89 del ranking mondiale. 

Migliori scambi

Nonostante i suoi 38 anni, Djokovic ha dimostrato nella finale di Atene che la sua condizione fisica è ancora eccellente, vincendo questo punto con una splendida volée in allungo.

Rybakina è stata praticamente perfetta a Riyadh nell’ultima settimana, e i suoi colpi da fondo sono stati di un altro livello, come dimostra questo vincente di diritto in corsa contro Jasmine Paolini

Eventi in arrivo 

Mentre le donne hanno scritto l’ultimo capitolo della loro stagione con le WTA Finals a Riyadh, i migliori otto giocatori di singolare e le migliori otto coppie di doppio maschile sono volati in Italia per il gran finale dell’ATP Tour alla Inalpi Arena di Torino.

La speranza di casa Jannik Sinner e la testa di serie numero uno Carlos Alcaraz guidano il prestigioso gruppo di protagonisti, con i due che sembrano destinati a sfidarsi direttamente per il Brad Drewett Trophy e il bonus di poter chiudere la stagione 2025 da numero 1 del mondo.

Il resto del tabellone vede la presenza di Alexander Zverev, Taylor Fritz, Ben Shelton e Alex de Minaur, oltre a Lorenzo Musetti e Félix Auger-Aliassime, qualificati anch'essi sabato.

I giocatori a Torino sono divisi in due gruppi da quattro, dove disputeranno tre partite al meglio dei tre set nella fase a gironi; i primi due di ogni gruppo accederanno alle semifinali.

Se due giocatori dovessero chiudere a pari punti nel girone, sarà decisivo il risultato dello scontro diretto tra loro. 

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