Un'accoglienza da re. Flavio Cobolli, il grande protagonista del trionfo in Coppa Davis con l'Italia, è sbarcato da Bologna al Tennis Club Parioli, il circolo che lo ha visto crescere: il tennista romano, accompagnato dal padre e dalla fidanzata, è sceso dall'auto con la coppa in mano, accolto da applausi e cori.
"Questo è il posto dove sono nato, è bello che ci siate tutti qui, siete un pezzo di famiglia, amici che fanno parte del mio percorso. Questo successo è anche vostro" le sue parole.
COPPA DAVIS, BOLOGNA IL TALISMANO DELL'ITALIA: VIAGGIO NEL CIRCOLO DOVE TUTTO È INIZIATO
Insieme a lui anche il padre e allenatore, Stefano Cobolli, che ha sottolineato come "una vittoria in Davis, in casa, insieme a un altro romano, era una cosa inimmaginabile. I sogni ci sono sempre stati; il suo sogno deve ancora arrivare ma questo era uno di quelli più importanti", conclude.
Cobolli: "Inaspettata perché mancavano i migliori due giocatori"
"Sognavo un trionfo del genere da piccolo? Assolutamente no, ma ora che l'ho realizzato mi sembra tutto reale. Sono sogni a cui, quando inizi a giocare a questo sport non credi nemmeno e che quando riesci a realizzare ti rendono ancora più fiero".
Così Flavio Cobolli, il giorno dopo il successo in Coppa Davis con l'Italia parla all'ANSA, arrivato al circolo TC Parioli dove ha cominciato a giocare. "È stato bellissimo - ha detto il n.3 del tennis italiano -, una cosa inaspettata perché mancavano i due migliori giocatori della nostra nazione. Ma sono fiero della squadra, di tutti noi, di come ho giocato e di quello che ho fatto", conclude.
Lo zampino di Sinner
"Nella chat che abbiamo noi della Davis ci ha fatto i complimenti per la vittoria. E ogni giorno ha scritto a me, separatamente, dicendomi 'fai come hai sempre fatto, tieni unito il gruppo e affidati ai giocatori'".
Lo ha raccontato il capitano dell'Italia che ha vinto la terza Coppa Davis di fila, Filippo Volandri, ospite di Un Giorno da Pecora (su Rai Radio 1).
L'anno prossimo si potrà tornare a vincere in Davis? "Noi vorremmo tanto, si gioca in Italia e questo ci dà una marcia in più, ci proveremo ad ogni modo".
