Jannik Sinner non rallenta. A Cincinnati procede con passo da numero uno: via Daniel Galan, liquidato senza strappi; via Gabriel Diallo, domato con sicurezza; via Adrian Mannarino, piegato in due set interrotti dalla pioggia.
Adesso, però, il Masters 1000 dell’Ohio gli mette davanti una prova diversa. Perché stasera, sul Centrale (terzo match di programma, non prima delle 21 italiane), Sinner troverà Félix Auger-Aliassime. Non un nome qualsiasi, ma uno dei pochi che può permettersi di guardare lo score diretto dall’alto verso il basso.
Occhio ai precedenti
Sono infatti due i precedenti reali tra Sinner e Auger-Aliassime, datati 2022, e in entrambi i casi il canadese ha avuto la meglio. Prima sulla terra rossa in altura a Madrid, dove inflisse a Jannik un severo 6-1 6-2, in quello che resta uno dei picchi assoluti della carriera di Auger-Aliassime.
Poi, pochi mesi più tardi, proprio a Cincinnati: in quell’occasione l’italiano sembrava avere la partita in pugno, avanti di un set e vicino al colpo grosso. Ma la rimonta di Félix fu impetuosa, con un tie-break dominato e un terzo set senza storia. Quel ricordo resta ancora una ferita sportiva per Sinner, che quella sera ebbe anche un match-point senza riuscire a trasformarlo.
C’è infine un terzo episodio, più "virtuale" che reale: nel 2024 Sinner fu costretto a ritirarsi dall’ATP di Madrid per un infortunio all’anca, proprio alla vigilia della sfida con il canadese., consegnandogli così la vittoria a tavolino.

Da allora, però, le traiettorie dei due si sono divaricate. Sinner è cresciuto fino a diventare leader indiscusso del circuito, mentre il canadese ha vissuto stagioni più complesse, trovando solo a sprazzi le giornate da campione che lo avevano lanciato nei primi dieci del mondo. Tra i suoi lampi, la finale al Masters 1000 di Madrid nel 2024 e il quarto posto alle Olimpiadi di Parigi, dove fu Musetti a negargli la medaglia di bronzo.
Sfatare il tabù
Per Sinner, il match di giovedì non è soltanto un quarto di finale, ma anche un’occasione per chiudere un cerchio. “Non l’ho mai battuto, qui ho giocato un match durissimo nel 2022 e io ebbi un match-point senza sfruttarlo. Lui ha tanto potenziale, soprattutto quando serve bene e sarà una partita difficile. Però mi piacciono queste sfide: per competere con lui dovrò alzare il mio livello, ma mi piace arrivare in fondo ai tornei e giocare questi incontri”.
Cincinnati, dunque, diventa il teatro di una rivincita attesa. Da una parte il numero uno che non smette di crescere. Dall’altra un avversario che sa come metterlo in difficoltà e che spera di rispolverare i fantasmi del passato. Ma questa volta Sinner arriva con un bagaglio diverso, fatto di maturità, fiducia e vittorie. E la sfida, inevitabilmente, ha il sapore della resa dei conti.