"Sono molto contento di come ho giocato stasera e di come sono riuscito ad alzare il mio livello rispetto ai match precedenti. Ogni giorno è diverso, non giochi sempre con lo stesso avversario, ma penso di aver risposto alla grande oggi. Ho sicuramente servito molto ma la chiave è stata la risposta, ho cambiato qualcosa per metterla a posto". Così ha parlato Jannik Sinner nella notte di ieri dopo aver sconfitto Felix Auger-Aliassime con un netto 6-0, 6-2.
In seguito, il numero uno del tennis mondiale è stato intervistato da Ben Rothenberg, il quale gli ha chiesto il perché del reintegro del preparatore atletico Umberto Ferrara. La risposta dell'altoatesino è stata diretta: "Ho sentito che, in questo momento, avevo bisogno di qualcuno che conoscesse meglio il mio corpo, perché… ma abbiamo detto tutto nel comunicato, quindi va bene così".
La scelta di Sinner
Infine, l'azzurro vincitore di Wimbledon ha concluso argomentando in modo tecnico il reintegro di Ferrara: "Con lui abbiamo lavorato sulla stabilità e sulla resistenza del mio corpo, che è migliorata. E penso che abbia fatto un ottimo lavoro. Anche con Marco Panichi mi sono trovato bene, ma forse non era la scelta più adatta. Ma non saprei dire perché alcune persone siano rimaste sorprese dal suo ritorno".
Prossimo ostacolo, il francese Terence Atmane, attuale numero 136 del mondo, che è arrivato in semifinale al torneo nordamericano dopo aver sconfitto per 6-2, 6-3 il favorito Holger Rune.