Non ce l'ha fatta Lorenzo Musetti. L'azzurro, seconda testa di serie tra gli italiani dopo Jannik Sinner, ha dato battaglia contro il giovane nordamericano Ben Shelton, numero 20 del ranking mondiale, ma non è riuscito a imporsi. Sotto di un set ha poi riportato il match in parità subito dopo, ma negli ultimi due set non è riuscito ad avere la meglio sullo statunitense.
Alla fine il risultato è di 6-3, 3-6, 6-4, 7-6 per Shelton, il quale ha servito molto meglio, come dimostrato dalle 11 ace contro le due dell'azzurro. Il nordamericano ha anche servito con il 70% di prime palle contro il 61% dell'italiano, e ha inoltre concretizzato il 50% delle palle break disponibili.

"Ho fatto un passo in avanti, mi sono piaciuto"
"La parola chiave di questa partita è 'peccato', ma il bilancio finale del torneo è sicuramente migliore rispetto agli altri anni". Lorenzo Musetti archivia così la sconfitta contro Ben Shelton al terzo turno dell'Australian Open 2025.
"Ho fatto un passo avanti e anche nel feeling con il campo mi sono sentito un giocatore migliore rispetto ai precedenti Australian Open - ha aggiunto il tennista toscano - Anche come atteggiamento in campo mi sono piaciuto, e anche se adesso sono dispiaciuto, molto dispiaciuto, porto via dal torneo tante buone cose. Non è accaduto questa settimana, non quella precedente, ma sono convinto che tra poco inizierò a raccogliere i frutti".
Musetti ha spiegato che nel primo set ha sentito "un po' di ansia e oppressione che non so spiegare, gli altri tre set ho giocato appieno. Peccato davvero, specialmente nel terzo set mi sentivo superiore, ma lui si è sempre salvato con il servizio. Ho avuto delle palle break, e peccato anche per quel game finale sul 5-4, 40-15 e servizio, lì ho preso un break un po' stupido, lì c'è stata un po' di sfortuna e un po' di situazioni sfavorevoli. Delle tre partite fatte con lui, questa è stata quella in cui è stato più costante al servizio".