Dopo quello di John McEnroe - che aveva assicurato di essere "dalla sua parte, accetto la sua spiegazione" - Jannik Sinner incassa un altro pesantissimo messaggio di sostegno. A mandarlo a chiare lettere è stata un'altra leggenda viva del tennis mondiale: Martina Navratilova, vincitrice di 59 tornei del Grande Slam (18 in singolare).
"Non sarò molto diplomatica sull’argomento e vi dico che tutto questo puzza. L’intero sistema va fatto saltare in aria e bisogna ricominciare da zero - ha sottolineato senza peli sulla lingua l'ex campionessa di origini ceche - . In questo momento la Wada è sotto osservazione per quello che ha fatto con gli atleti cinesi, anzi sarebbe meglio dire quello che non ha fatto".
"I casi di Sinner e della Swiatek non hanno nulla a che fare con il doping. Invece di provare davvero a trovare chi imbroglia, ci concentriamo su creme da massaggio o su una pillola per dormire, presa per cinque anni e che ora è risultata contaminata".
"Ormai il concetto è che gli atleti siano colpevoli finché non dimostrano la loro innocenza. Sinner pensava che il suo caso fosse concluso e ora si trova a fare i conti con un appello. Ma perché? È una cosa che non capisco. Ma credo che su questo caso ci sia da fare chiarezza al più presto".